Chi ricerca trova
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Vitamina D da scarti alimentari
Estrarre e recuperare la vitamina D3 da scarti di lavorazione dei prodotti della pesca è l’obiettivo del progetto di ricerca coordinato dal prof. Gianni Sagratini della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute. La vitamina D infatti, fondamentale per alcuni processi biologici, è anche l’elemento più carente della dieta umana. -
Alla scoperta dei buchi neri
Nuovi modelli teorici per comprendere meglio come si generano e come si comportano i buchi neri: è questo l’obiettivo del progetto che vede coinvolto il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Orlando Luongo, della sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie. -
Nuova molecola insetticida per contrastare la Xylella
Recentemente, la coltivazione dell’olivo è risultata severamente minacciata dal batterio Xylella fastidiosa, che rappresenta una minaccia per l’economia e per l’ambiente a causa dell’elevata gravità dei danni causati alle piante e per il gran numero di specie di insetti in grado di veicolarlo. La dott.ssa Eleonora Spinozzi, assegnista di ricerca all’interno del gruppo di ricerca del prof. Filippo Maggi della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, ha identificato una molecola di origine naturale con promettente attività insetticida contro il vettore della Xylella. -
Alla ricerca dei ghiacci nello spazio
Studiare sostanze semplici in condizioni estreme quali quelle che si trovano nei corpi celesti ghiacciati e valutare la capacità del ghiaccio di ospitare gas per offrire soluzioni innovative, ad esempio per lo stoccaggio avanzato di anidride carbonica: è questo l’obiettivo del progetto che vede coinvolto il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Andrea Di Cicco, della sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie. -
La pressione del magma
Un nuovo apparato sperimentale trasparente a raggi X che permette di riprodurre le condizioni di pressione e temperatura del magma al di sotto dei vulcani e di osservare i processi magmatici in tempo reale, per poter aprire nuove opportunità per la prevenzione e la mitigazione del rischio vulcanico: è quanto sviluppato da un gruppo di ricercatori di cui fa parte anche il dott. Fabio Arzilli, della Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie. -
Alla ri-scoperta della ghianda
La ghianda, un alimento da riscoprire e valorizzare anche per produrre altri cibi nutrienti e sani, quali le farine, anche grazie alle sue numerose proprietà nutrizionali. E’ questo l’obiettivo del progetto coordinato dal prof. Giovanni Caprioli della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute. -
Task force unicam per le tartarughe
Le tartarughe marine hanno scelto la spiaggia di Cupra Marittima per depositare le loro uova ed ora, in attesa della schiusa prevista per il mese di agosto, è scesa in campo, o per meglio dire in spiaggia, una task force non solo per proteggere il nido, ma anche per gestire attività di monitoraggio, conservazione ed educazione ambientale. Ad essere coinvolti anche i ricercatori Unicam della sede di San Benedetto del Tronto, coordinati dal prof. Francesco Palermo. -
L’oro verde del piceno sempre più sostenibile
Ridurre l’impatto ambientale del processo di deamarizzazione di uno dei prodotto di eccellenza della cultura enogastronomica marchigiana, l’oliva ascolana del Piceno DOP: è questo l’obiettivo del progetto OroVerde, che vede tra i partner anche l’Università di Camerino ed in particolare il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Alberto Felici della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria -
Spremitura innovativa per un succo di melograno migliore
Attraverso l’utilizzo di una metodologia innovativa di spremitura del melograno, alternativa a quella convenzionale, è possibile ottenere un succo di più alta qualità e con una resa maggiore da utilizzare come materia prima per la produzione di nutraceutici. E’ quanto dimostrato grazie ad uno studio condotto dal gruppo di ricerca del prof. Filippo Maggi della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute. -
Cozze e cambiamenti climatici, Unicam ne studia il legame
C’è un legame tra l’intensa moria di cozze registrata a fine estate 2022 lungo la costa Picena e l'attuale crisi climatica? E’ a questo interrogativo che ha provato a dare una risposta lo studio condotto dai ricercatori Unicam dell’Unità di Ricerca e Didattica di San Benedetto del Tronto, Luca Bracchetti, Martina Capriotti, Paolo Cocci, Massimiliano Fazzini, Francesco A. Palermo, e recentemente pubblicato su un’importante rivista scientifica internazionale. -
Materiali innovativi per una economia sempre più circolare
Vista la scarsità di materie prime fossili, è necessario sviluppare nuovi materiali compositi di origine bio utilizzando anche materiali di scarto. E’ in questa direzione che sta andando il progetto di ricerca coordinato per Unicam dalla prof.ssa Serena Gabrielli della sezione di Chimica della Scuola di Scienze e Tecnologie. -
Nuove frontiere per il contrasto alla diffusione delle zanzare
Sviluppare metodiche innovative per contrastare la diffusione delle zanzare, vettori di numerose malattie infettive, attraverso l’utilizzo di microbi quali i batteri simbionti, che possono poi anche aiutare a comprendere meglio la biologia di questi insetti così dannosi. E’ questo l’obiettivo del progetto coordinato per Unicam dal prof. Guido Favia della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria. -
Diritto e intelligenza artificiale
Le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale possono essere ampiamente utilizzate per ottenere significativi benefici alla persona, in particolare per quanto riguarda il loro impiego nel settore sanitario, nella cosiddetta e-health e in ambito diagnostico. E’ necessario però analizzarne attentamente le conseguenze giuridiche, sociali ed economiche per garantire la tutela dei diritti fondamentali. E’ questo l’obiettivo del progetto che per Unicam vede coinvolta la prof.ssa Maria Paola Mantovani della Scuola di Giurisprudenza -
Nuovi materiali dalla curcumina
Sviluppare nuovi materiali contenenti terre rare, metalli molto utilizzati nell’industria tecnologica, unitamente al principio naturale della curcumina, che presenta importanti proprietà curative, per consentire di ottenere terapie antitumorali mirate e personalizzate. È questo l’obiettivo del progetto di ricerca coordinato dal prof. Riccardo Pettinari della sezione di Chimica della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute. -
Dalle mascherine all'edilizia
L’enorme uso delle mascherine durante la pandemia ha messo in luce anche le questioni relative al loro smaltimento o, meglio, al loro riuso in un’ottica sostenibile. E’ da qui che nasce il progetto Maskverde, coordinato dalla prof.ssa Eleonora Paris della Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie, che prevede un trattamento meccanico delle mascherine in modo da renderle utilizzabili nel settore dell’edilizia. -
Biomateriali antimicrobici per dispositivi medici
Le infezioni microbiche sono tra i rischi principali in cui possono incorrere pazienti cui vengono impiantate protesi artificiali. E’ per evitare questo che il team di ricerca coordinato dalla prof.ssa Roberta Censi della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute ha ideato nuove strategie grazie ad innovativi biomateriali con proprietà antimicrobiche che vanno a ricoprire le protesi. -
Probiotici per contrastare le patologie dovute alla perdita di sonno
La privazione del sonno rappresenta un grave problema di salute pubblica, spesso associato a danno ossidativo cellulare e infiammazione diffusa di basso grado. Un recente studio condotto dai gruppi di ricerca coordinati dalla prof.ssa Anna Maria Eleuteri e dal prof. Michele Bellesi della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, ha dimostrato come l’assunzione di probiotici può rappresentare una possibile strategia per contrastare proprio lo stress ossidativo e le infiammazioni causate dalla perdita di sonno. -
Risorsa acqua: usiamola al meglio e non sprechiamola
L’acqua è una delle risorse più importanti del Pianeta e sensibilizzare ed informare la popolazione per un suo corretto uso, evitando inutili sprechi, è di fondamentale importanza. E’ per questo che anche la ricerca scende in campo ed in questo caso in particolare il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Andrea Catorci della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, che sta collaborando ad un progetto di educazione ambientale. -
Giovani ricercatrici e ricercatori crescono
Lampedusa e Pantelleria, ricche di risorse naturali ma con un accesso limitato a opportunità professionali ed educative, sono la perfetta cornice del progetto RESPIRE finanziato dalla National Geographic Society e coordinato da Martina Capriotti, ricercatrice della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria nonché National Geographic Explorer. Il progetto, che durerà due anni, vedrà protagonisti le studentesse e gli studenti delle due isole ed aprirà loro nuovi orizzonti conducendoli verso l’affascinante mondo della ricerca scientifica. -
Contrastare le dipendenze: ora si può!
Da un’idea e dal conseguente studio dei ricercatori Unicam la possibile svolta per la lotta alle dipendenze. Il lavoro di ricerca del gruppo del prof. Roberto Ciccocioppo della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute ha ottenuto infatti un importante finanziamento da parte del National Institute of Health degli Stati Uniti, per avviare lo studio pre-clinico della molecola cebranopadolo, che sulla base dei dati raccolti dai ricercatori Unnicam sembra essere utile ed efficace anche nel trattamento della dipendenza da oppioidi. -
Microalghe per la salute del suolo
Sviluppare fertilizzanti bio-based da scarti di coltivazione delle microalghe cresciute su residui di lavorazione dell’industria della birra: è questo lo scopo del progetto coordinato dalla professoressa Antonietta La Terza della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria per cercare di raggiungere l’obiettivo indicato dalla Commissione Europea relativo alla riduzione dell’inquinamento del suolo. -
Zanzare e Batteri
Contrastare le malattie trasmesse dalle zanzare è uno degli obiettivi che la scienza si è imposta già dal secolo scorso. E’ questo quindi l’obiettivo del progetto coordinato dal prof. Guido Favia, della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, che sta studiando le interazioni tra diverse specie di zanzare e due batteri che sembrano mostrare delle qualità che permettono la messa a punto si alcuni strumenti e strategie per il controllo di malattie quali ad esempio malaria, febbre gialla e zika. -
Biopesticidi in agricoltura
La strategia della Commissione Europea denominata “Farm to fork” stabilisce che entro il 2030 dovrà essere ridotto del 50% l’utilizzo di pesticidi chimici in agricoltura. E’ per questo che il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Filippo Maggi della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute è partner di un progetto internazionale appena avviato volto alla realizzazione di formulazioni agrochimiche naturali basate sull’utilizzo di principi attivi per ridurre l’impatto ambientale in agricoltura con particolare attenzione al settore della viticultura. -
Prevenzione per ridurre il rischio sismico
L’Italia è un Paese ad alto rischio sismico e la prevenzione è una delle azioni fondamentali per la sicurezza delle persone, del territorio, degli edifici e delle infrastrutture. Per la prevenzione sismica è fondamentale anche la ricerca, che ci consente di conoscere cosa è successo nel passato e pianificare così azioni e strategie future. E’ questo l’obiettivo del progetto coordinato dal prof. Emanuele Tondi, della Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie. -
Città sempre più sicure
Migliorare costantemente la sicurezza e la qualità della vita delle persone e delle costruzioni nei confronti dei rischi naturali e degli eventi estremi dovuti ai cambiamenti climatici: è questo l’obiettivo principale del progetto MULTICLIMACT, che ha recentemente ottenuto un finanziamento europeo nell’ambito del programma Horizon Europe e che per Unicam è coordinato dal prof. Andrea Dall’Asta della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria”. -
Piccoli cittadini sostenibili crescono
Incontri con le bambine ed i bambini per affrontare diversi aspetti della sostenibilità, lezioni seguite da attività ludico/pratiche che hanno condotto i giovani partecipanti a ragionare sui comportamenti quotidiani che ciascuno può mettere in atto per uno stile di vita sostenibile: sono state queste le principali azioni del progetto “Cittadini Sostenibili”, coordinato dalla prof.ssa Paola Scocco, docente della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, e realizzato in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Ugo Betti” di Camerino -
Sostenibilita' ambientale dal permafrost
Utilizzare i giacimenti di gas idrati presenti nei fondali marini della zona del permafrost artico come serbatoi per lo stoccaggio di anidride carbonica e poter poi procedere all’estrazione di metano, gas neutro in quanto ad emissioni. Questi i benefici per la sostenibilità ambientale e l’economia che scaturiscono dal progetto di ricerca coordinato dalla prof.ssa Rita Giovannetti della Scuola di Scienze e Tecnologie. -
L'importanza dei recettori
Recettori purinergici P2X, chi erano costoro? verrebbe da dire! In realtà sono delle proteine molto importanti perché coinvolte in processi neurodegenerativi, varie forme di cancro, malattie infiammatorie croniche. Per questo sono al centro dell’attività di ricerca del gruppo di cui fa parte il prof. Diego Dal Ben della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, che si sta occupando di progettare e sviluppare nuove molecole che possano agire come modulatori di queste proteine. -
Il sottosuolo come serbatoio di geofluidi
Lo stoccaggio nel sottosuolo dei geofluidi, quali anidride carbonica, idrogeno o metano, rappresenta uno dei nodi e delle sfide cruciali quando si parla di transizione energetica sostenibile. I ricercatori della Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie, con il coordinamento del prof. Stefano Mazzoli, stanno svolgendo da tempo attività di ricerca che vanno in questa direzione. -
Biomateriali dagli scarti dell'Adriatico
L’inquinamento marino dovuto a scarti di origine naturale, quali ceramiche, esoscheletri di crostacei oppure cellulosa, seppur meno conosciuto di quello da microplastiche, è sempre più preoccupante perché non sempre essi risultano smaltibili in modo sostenibile. Il progetto coordinato dal prof. Carlo Santulli della Scuola di Scienze e Tecnologie punta proprio a definire meglio il problema della gestione degli scarti marini naturali e proporne modalità concrete di re-immissione nel circuito produttivo dei materiali. -
Ambiente mercury free
Informare la comunità e proporre soluzioni innovative per ridurre l’impatto sulla salute umana causato dalla contaminazione ambientale da parte di metalli pesanti, in particolare il mercurio, estremamente tossico. E’ questo l’obiettivo del progetto coordinato dalla prof.ssa Roberta Censi e dalla dott.ssa Cristina Casadidio della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute -
Riscoprire la dieta mediterranea
Gli effetti benefici della dieta mediterranea sono ormai noti a tutti. Negli ultimi anni, però, i cambiamenti culturali e sociali hanno fatto diminuire l’interesse verso questo tipo di alimentazione. Scopo del progetto coordinato dalla prof.ssa Silvia Vincenzetti della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria è quello di aumentare la consapevolezza dei consumatori sulle proprietà nutrizionali di specifici alimenti, anche attraverso azione correttive con la progettazione di alimenti funzionali -
La seconda vita della ghianda
Gli scoiattoli ed altri animali selvatici ne sono già ghiotti, e presto potrebbe diventare una preziosa risorsa alimentare anche per gli esseri umani. Parliamo della ghianda di roverella, al centro del progetto di ricerca “BioAcornScape”, di cui sono responsabili le professoresse Antonietta La Terza ed Elena Vittadini della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, che ha come obiettivo quello di riscoprire e valorizzare una risorsa del paesaggio e della tradizione alimentare marchigiana -
Da scarto ad integratore alimentare
Fondamentale per alcuni processi biologici, la vitamina D è anche l’elemento più carente della dieta umana e diventa necessario assumerla attraverso integratori alimentari. Il progetto di ricerca coordinato dal prof. Gianni Sagratini della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, mira a sviluppare processi di estrazione e purificazione di vitamina D da scarti di lavorazione di prodotti vegetali, in particolare funghi edibili, e di prodotti della pesca. -
La mitofagia della cellula
Per trovare terapie sempre più efficaci contro malattie che affliggono la popolazione mondiale, quali ad esempio tumori e leucemie, sono necessari anche studi su alcuni meccanismi della cellula, quale la mitofagia, ossia il processo di degradazione selettiva dei mitocondri. E’ di questo che si sta occupando il gruppo di ricerca coordinato dalla prof.ssa Consuelo Amantini della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria -
Un hub per la fisica quantistica
L’Università di Camerino diventa un hub per la fisica quantistica grazie al finanziamento da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca con fondi PNRR, per il progetto “National Quantum Science and Technology Institute (NQSTI)”. Il progetto, coordinato dal prof. David Vitali e dal suo gruppo di ricercatori e ricercatrici della sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie, è stato quello con il punteggio più alto tra i 14 partenariati estesi, composti da altri Atenei, centri di ricerca e importanti aziende del settore, che sono stati finanziati. -
Big data e open science per la blue growth
Supportare le piccole e medie imprese del settore marittimo attraverso una formazione interdisciplinare per le studentesse e gli studenti dei corsi di laurea Unicam interessati, nei settori della veterinaria, l’acquacoltura in particolare, e dell’informatica, utilizzando tutte le potenzialità offerte da quest’ultima. E’ questo l’obiettivo del progetto “Oasis” coordinato per Unicam dalla prof.ssa Alessandra Roncarati della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria -
Internet delle cose: i robot collaborano tra loro
L’internet delle cose è in grande e continuo sviluppo e rappresenta una importante rivoluzione anche per la nostra quotidianità. Ma come è possibile far sì che i robot parlino e comunichino tra loro? Grazie al lavoro di programmazione dei ricercatori di informatica. Sviluppare un nuovo modello di programmazione per i servizi e le applicazioni IoT, insieme alla piattaforma di supporto, alla metodologia e agli strumenti di ingegneria associati, per facilitarne lo sviluppo di servizi e applicazioni su larga scala è l’obiettivo del progetto “Fluidware: a Novel Approach for Large-Scale IoT Systems” coordinato dalla prof.ssa Barbara Re, della Sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie. -
La Riserva Sentina è in perfetta forma!
La qualità biologica del suolo della Riserva Naturale Sentina, nel territorio del Comune di San Benedetto del Tronto, è eccellente! Lo ha certificato uno studio al quale ha collaborato attivamente anche l’Università di Camerino con il gruppo di ricerca coordinato dalla prof.ssa Antonietta La Terza della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria. Il suolo rappresenta un sistema vivente ricco di biodiversità, che deve essere preservata affinché il terreno sia fertile e produca alimenti sani. Il monitoraggio, quindi, risulta estremamente importante. -
Sistemi pastorali e cambiamenti climatici
I cambiamenti climatici influiscono anche nella gestione sostenibile dei sistemi pastorali montani europei ed è necessario avere figure professionali capaci di operare in tali contesti. Ciò sarà possibile grazie al progetto europeo “Transuman”, coordinato dal prof. Andrea Catorci della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria. Studenti ed operatori di settore verranno preparati ad affrontare le problematiche che incontreranno nella loro attività professionale, fornendo loro un bagaglio di conoscenze teorico-pratiche multidisciplinari che derivano sia dal mondo accademico, sia dall’esperienza degli attori locali (gestori di aree protette e di Enti locali, agricoltori, allevatori, operatori commerciali, ecc.). -
Cittadini protagonisti della rigenerazione urbana
Nuove metodologie di insegnamento per attività formative rivolte agli studenti universitari e incentrate sulla rigenerazione e salute urbana per affrontare al meglio i cambiamenti climatici, coinvolgendo direttamente anche i cittadini, i tecnici, gli amministratori locali. E’ questo l’obiettivo principale del progetto “Cli-CC.HE - Climate change, cities, communities and Equity in health”, che vede Unicam capofila con il coordinamento della prof.ssa Rosalba D’Onofrio della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria”. -
L'importanza del sottosuolo
Ricostruire l’assetto del sottosuolo può rivestire un aspetto di estrema importanza per diversi settori, dalla transizione energetica con la geotermia, dal momento che la temperatura cresce scendendo in profondità, allo stoccaggio di CO2, senza trascurare naturalmente la prevenzione sismica. Gli studi condotti dal gruppo di ricerca coordinato dal prof. Stefano Mazzoli della Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie hanno definito la conformazione del sottosuolo dell’Albania, ma possono essere utilizzati come modello per altre zone geografiche. -
Innovazione e sostegno per le imprese
Aiutare le piccole e medie imprese a investire nella transizione digitale e ad acquisire competenze nuove con l'introduzione nelle loro attività di soluzioni innovative, fornendo un insieme di servizi e renderle così sempre più competitive a livello internazionale. E’ questo l’obiettivo di EDIH4MARCHE, progetto appena finanziato dall’Unione europea che vede come capofila il Digital Innovation Hub Marche e per Unicam è coordinato dal prof. Leonardo Mostarda della sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie -
Una App per le zanzare
Le malattie trasmesse dalle zanzare (MBD) colpiscono principalmente i paesi tropicali, ma la globalizzazione e i cambiamenti climatici stanno aumentando il rischio di trasmissione anche in Europa. L’unica strategia di prevenzione efficace è il controllo dei vettori anche attraverso iniziative di Citizen Science. Nell’ambito del progetto MosqIT, coordinato per Unicam dalla prof.ssa Irene Ricci della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, è stata realizzata una ‘mobile app’ (Mosquito Alert) che consente il monitoraggio delle zanzare su tutto il territorio nazionale. -
Più fiori per le api
I cambiamenti climatici hanno influenzato anche la presenza di fiori in montagna, con conseguenze disastrose anche per il ciclo dell'impollinazione. Come possiamo quindi adattarci ed evitare che la situazione peggiori ulteriormente? Una risposta viene dal progetto condotto dal gruppo di ricerca del prof. Andrea Catorci della sezione di Botanica della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, che prevede l'implementazione di infrastrutture botaniche per garantire la presenza di fiori per lungo tempo. -
I movimenti del magma vulcanico
Come si muove il magma vulcanico durante la risalita? Ci sono fattori che potrebbero influenzare il movimento e la successiva eruzione? Provare a rispondere a queste domande è lo scopo del lavoro di ricerca condotto dal prof. Fabio Arzilli della sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie, che è stato recentemente pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Nature Communications -
La rivoluzione della canapa
L’idea imprenditoriale alla base del progetto “Canapa Revolution” è quella di utilizzare la canapa industriale come prodotto multifunzionale, in grado di fornire materie prime per applicazioni alimentari, nutraceutiche e farmaceutiche. Il progetto, coordinato per Unicam dal prof. Filippo Maggi e di cui è responsabile scientifico il prof. Riccardo Petrelli, entrambi della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, ha come obiettivo l'estrazione e la purificazione del cannabidiolo dalla canapa industriale per il miglioramento della redditività della coltura. -
Nuova vita per le macerie
Una filiera verde per il riciclo degli scarti da costruzione e demolizione di edifici, grazie alla sinergia tra tre aziende del territorio ed il gruppo di ricerca di mineralogia dell’Ateneo. La rimozione e la riutilizzazione di questi materiali rappresentano, infatti, un problema importante da risolvere per favorire la ricostruzione post-terremoto. E’ questo l’obiettivo del progetto Nuova Vita - Economia circolare post sisma per costruzioni ed opere, che per Unicam è coordinato dalla prof.ssa Eleonora Paris della sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie. -
La fisica di base per l'industria
Colmare il gap tra la ricerca di base, in particolare nel settore della fisica, e le necessità del mondo dell’industria attraverso la formazione dottorale altamente professionalizzante. Questo si propone il progetto recentemente finanziato e coordinato per Unicam dalla professoressa Angela Trapananti, della sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie in collaborazione con i colleghi Andrea Di Cicco e Roberto Gunnella. Sarà costituito quindi un network per la formazione di dottorande e dottorandi, che lavoreranno allo sviluppo di teorie e metodi per l'analisi di materiali mediante spettroscopie di raggi X ed elettroni ed al loro utilizzo in applicazioni industriali. -
La seconda vita degli smartphone
Recuperare materiali critici come metalli preziosi e Terre Rare, ossia elementi chimici non comuni e difficili da reperire, da rifiuti elettronici con lo scopo di sviluppare materie prime seconde, frutto cioè della circolarità nella gestione dei rifiuti, da immettere nei cicli produttivi in sostituzione delle materie prime vergini, a tutto beneficio dell’ambiente. E’ questo l’ambizioso obiettivo del progetto che vede come capofila Unicam con il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Gabriele Giuli della sezione di Geologia in collaborazione con il gruppo del prof. Mario Berrettoni della sezione di Chimica della Scuola di Scienze e Tecnologie, e con le aziende Orim Spa e Rimel Srl, che è stato recentemente finanziato dal Ministero della Transizione Ecologica -
Le stagioni del Covid
Il SARS COV-2 risponde ad una diffusione di tipo stagionale e ci sono delle variabili indipendenti dalle strategie di contenimento che ne hanno condizionato la propagazione nel nostro Paese? E’ per rispondere a queste domande che un gruppo di ricercatori di cui fa parte anche il dott. Giulio Nittari, della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, ha realizzato uno studio analizzando i dati italiani ufficiali relativi all’epidemia, che è stato pubblicato su una prestigiosa rivista internazionale. -
Mangiare pesce per aiutare la sostenibilità marina
Hai preso un granchio? Se si tratta di un granchio blu mangialo e contribuirai alla salvaguardia della sostenibilità dei nostri mari. La diffusione di specie ittiche aliene, non originarie dei mari in cui vivono, sta provocando infatti gravi problemi sia economici che ecologici. Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori, tra cui il prof. Alberto Felici e la prof.ssa Alessandra Roncarati della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, ha confermato le ottime proprietà nutrizionali del granchio blu al fine di incentivarne il consumo e darne anche un valore economico. -
Gel innovativo per ingerire farmaci
Per i pazienti disfagici la somministrazione di farmaci rappresenta una enorme difficoltà tanto che gli operatori spesso devono effettuare delle manipolazioni, ritenute non sicure. E’ per ovviare a questo che il gruppo di ricerca coordinato dalla prof.ssa Giulia Bonacucina della Scuola di Scienze del farmaco e dei prodotti della Salute ha ideato e brevettato una nuova ed innovativa formulazione in gel idonea e stabile per garantire e assicurare la possibilità di continuare la terapia farmacologica anche se il paziente ha sviluppato incapacità alla deglutizione, evitando manipolazione da parte dell’operatore ed eliminando i pericoli legati a perdita di principio attivo, contaminazione ed errori di dosaggio. -
Salviamo le foreste con la biocellulosa
La produzione di cellulosa vegetale, estratta dal legno, comporta il disboscamento con importanti conseguenze ambientali, tra cui anche il cambiamento climatico. E’ per ovviare anche a questo problema che il gruppo di ricerca coordinato dalla prof.ssa Sandra Pucciarelli della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, ha sviluppato una biocellulosa prodotta da batteri antartici, con proprietà simili alla cellulosa vegetale e con notevole risparmio energetico. Il lavoro di ricerca, condotto in collaborazione con lo spin off IRIDES e con il gruppo di ricerca coordinato dalla prof.ssa Rita Giovannetti, ha portato anche a due brevetti recentemente depositati. -
Monitoraggio della biodiversità
Per rispondere all’obbligo imposto dall’Unione Europea di monitorare l’impatto sugli ecosistemi degli inquinanti ambientali, il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Roberto Canullo della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, da anni attivo e punto di riferimento nel monitoraggio della biodiversità vegetale, ha avviato un progetto con l’obiettivo di adattare, migliorare o trovare nuovi indicatori che rispondano al meglio alla direttiva europea denominata NEC “National Emission Ceiling”. -
Mangimi innovativi per acquacoltura da scarti agricoli
Si scrive AgrI-fiSh, si legge applicazione del concetto di economia circolare al settore agroalimentare con l’obiettivo di produrre mangimi innovativi e sostenibili da impiegare in attività di acquacoltura resiliente, anche in territorio montano, utilizzando prodotti di scarto principalmente di agricoltura biologica. E’ questo l’obiettivo del progetto che vede come capofila l’Università di Camerino con il coordinamento del prof. Sauro Vittori della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute. -
La realtà virtuale per la promozione del territorio
L’interesse per il patrimonio enogastronomico di un territorio si coniuga con la storia e le tradizioni locali che conferiscono agli alimenti valori unici e inscindibili a quelli del territorio stesso. Valorizzare e promuovere le eccellenze nel settore enogastronomico della Regione Marche è dunque l’obiettivo del progetto coordinato dal prof. Daniele Rossi della Scuola di Architettura e Design. Le informazioni storico-culturali vengono fornite attraverso tre applicazioni digitali 3D (Marche in Tavola, VRgara e VR Chef Academy) per mezzo di strumenti tecnologicamente avanzati basati su sistemi di mixed reality. -
Materie prime sostenibili da scarti forestali dell'appennino
Lo sviluppo economico è attualmente messo a rischio dalla carenza di materie prime, tanto da essere oggetto di monitoraggio da parte dell’Unione Europea. E’ in momenti come questo che si riscopre il fondamentale ruolo della ricerca. Il progetto LEAF, coordinato dal prof. Francesco Nobili della sezione di Chimica della Scuola di Scienze e Tecnologie, coniuga economia circolare e sostenibilità per la realizzazione di materie prime per produzioni ad alto valore aggiunto, trasformando i materiali di scarto provenienti dalle foreste e dai boschi dell’Appennino in una risorsa. -
Smaltimento green della pollina: non è una chimera
Allevamenti biologici, cicli produttivi ad impatto zero…per completare il ciclo virtuoso, ad esempio nelle aziende avicole, è necessario occuparsi anche dello smaltimento in chiave green della pollina. È quanto si sta facendo grazie al progetto Chimera, che ha ottenuto un finanziamento europeo nell’ambito dei progetti Life, ed al quale collabora anche il gruppo di ricerca guidato dal prof. Enrico Marcantoni, della Scuola di Scienze e Tecnologie Aggiornamento di Marzo 2022 E' in programma il 27 maggio un open day all'impianto pilota -
Può la mela rosa prevenire l'ictus?
L’ictus rappresenta una grave emergenza medica ed una delle tre principali cause di decesso in Italia. Per prevenirlo è fondamentale uno stile di vita sano ed una corretta alimentazione, ricca di frutta e verdura, importante nella prevenzione di numerose malattie invalidanti. E’ in questa direzione che va lo studio coordinato dal prof. Filippo Maggi, docente della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, e realizzato nell’ambito di un dottorato Eureka, nel quale si è studiato l’effetto protettivo di estratti ottenuti da buccia e polpa di mela rosa nei confronti dei danni provocati da ictus ischemico. -
L'arboreto, una collezione di alberi
Una “collezione” dedicata agli alberi: questo è il senso di un arboreto. Grazie ad un accordo con la comunità montana, negli anni 90 anche l’Università di Camerino ne ha messo a dimora uno, per ricreare le tipiche comunità di boschi dell’Appennino. Grazie ad un recente finanziamento ottenuto da parte della Regione Marche, i ricercatori del Polo di Botanica, coordinati dal prof. Giandiego Campetella, realizzeranno un percorso per rendere fruibile l’arboreto al pubblico, per attività formative e scientifiche. -
Dormire bene per prevenire l'Alzheimer?
Dormire bene potrebbe aiutare a prevenire malattie neurodegenerative tra le quali l’Alzheimer, oppure a ritardarne l’insorgenza. E’ quanto stanno cercando di scoprire i ricercatori del laboratorio del sonno di Unicam, guidati dal prof. Michele Bellesi della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria. Il progetto ha ottenuto un importante finanziamento da parte dell’ Alzheimer’s Research della Gran Bretagna -
Tecnologie nanometriche per dispositivi più efficienti
Alla base del miglioramento delle prestazioni sensoristiche e di efficienza energetica dei dispositivi elettronici che utilizziamo quotidianamente, così come di apparecchiature biomedicali, c’è la ricerca nel campo della fisica ed in particolare dell’ottica, della meccanica e dell’elettronica. È su queste tematiche che ha lavorato il team internazionale di ricercatori, di cui fa parte anche il prof. David Vitali della sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie, nell’ambito del progetto HOT- Hybrid Optomechanical Technologies. -
Terapie Antitumorali innovative
Il glioblastoma multiforme rappresenta la forma più aggressiva di tumore cerebrale. Per contrastarlo, il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Fabio Del Bello della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, sta sviluppando nuove molecole dirette al recettore D4 della dopamina che potrebbero rappresentare una strategia innovativa alternativa ai trattamenti standard quali chirurgia, radioterapia oppure trattamenti farmacologici. -
Ginseng contro l'obesità
Contrastare l’obesità con il ginseng, è possibile? Ce lo diranno i ricercatori Unicam della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, coordinati dal prof. Gianni Sagratini, che stanno portando avanti un progetto di ricerca che ha l’obiettivo di studiare proprio l’effetto anti-obesità di alcune molecole chiamate ginsenosidi e che sono presenti nelle radici di Panax ginseng. -
Turismo sostenibile nella riserva Sentina
Un "patto d'area" tra stakeholder ed istituzioni per la gestione e la salvaguardia di territori ed aree protette, grazie alla condivisione di best practices. e' questo l'obiettivo del progetto che vede tra i partner anche il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Andrea Catorci della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria e che porterà alla stipula di un protocollo d'intesa tra le istituzioni per una gestione sostenibile della Riserva Naturale Sentina, la più piccola area protetta marchigiana, ma con una grande valenza ambientale. -
Italia, paese della biodiversità vegetale
Passeggiando per sentieri conosciuti, ma con l’occhio del botanico, i ricercatori Unicam Fabio Conti e Fabrizio Bartolucci, della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, hanno descritto una specie nuova per la scienza, solo l’ultima di una serie di nuove specie scoperte dai due ricercatori: si tratta di una Leguminosa denominata Anthyllis apennina e dedicata alle montagne in cui vive, in quanto è stata trovata nell’Appennino centrale in Abruzzo e Lazio. La ricerca è stata finanziata dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e ha richiesto l’esplorazione del territorio appenninico e il confronto con specie affini di altri territori italiani e paesi del Mediterraneo. La biodiversità vegetale in Italia è stata poi raccolta è catalogata in un lavoro di ricerca recentemente pubblicato su una rivista scientifica. -
Sant'Andrea in California? No, in Europa
Le faglie dell’Appennino, definite dirette, non hanno più segreti per i geologi Unicam. Non era mai capitato però di analizzare faglie di tipo trascorrente, come la famosa faglia di Sant’Andrea in California. E’ invece di questo tipo la faglia che i ricercatori hanno trovato in Croazia, dove si sono recati subito dopo il terremoto dello scorso dicembre. Lo studio, coordinato dal prof. Emanuele Tondi della Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie, relativo al movimento delle faglie nel terremoto in Croazia è stato pubblicato su una rivista internazionale. -
Nuovi orizzonti per la lotta ad insetti nocivi e dannosi
Nuovi possibili orizzonti per la lotta ad insetti nocivi e dannosi: ad aprirli uno studio che combina elementi di ricerca di base, il rapporto evolutivo tra microbo simbionte e ospite insetto, e elementi di ricerca applicata nella definizione di nuove formulazioni di insetticidi biocompatibili e più efficaci di quelli attualmente utilizzati. Il lavoro di ricerca, pubblicato su una prestigiosa rivista internazionale, è stato condotto da un team internazionale guidato dal prof. Guido Favia della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria. -
Prosumer, chi era costui?
45 ricercatori di 12 nazionalità diverse coinvolti da Unicam per discutere e analizzare le politiche legislative e le strategie di intervento per promuovere l’auto-consumo energetico, e diventare quindi prosumer, ossia produttore dell’energia che poi consuma. Questa la chiave del successo del progetto ECPE “Enabling Consumer to become Prosumer in the Energy transition era", coordinato dalla prof.ssa Lucia Ruggeri della Scuola di Giurisprudenza -
Sistemi intelligenti
Sviluppare, implementare e convalidare sistemi intelligenti affidabili basati su metodi formali ad esempio che consentono di gestire sistemi di guida autonoma in città oppure per la domotica in casa: è questo l’obiettivo del progetto “IT MATTERS: Methods and Tools for Trustworthy Smart Systems”, coordinato per Unicam dal prof. Michele Loreti della sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie, che ha ottenuto un finanziamento nazionale nell’ambito dei PRIN. -
Batteri dall'Antartide per l'economia circolare
Ecosostenibilità e biorisanamento ambientale grazie a batteri che vivono in Antartide. Abituati al clima gelido, tali batteri hanno un metabolismo unico che può essere sfruttato anche per processi industriali “green”, dato che sono capaci di trasformare metalli pesanti o sostanze tossiche in nanoparticelle innocue o in biomateriali. Tutto ciò è reso possibile con due brevetti depositati dallo spin off presieduto dalla prof.ssa Sandra Pucciarelli della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria -
Aria pulita negli ambienti di lavoro
Fornire un prodotto che sanifichi il più possibile l'aria all'interno degli ambienti di lavoro è l’obiettivo dell’azienda che commercializza ventilconvettori con un dispositivo fotocatalitico per l’igiene dell’aria. Ed è qui che entra in campo Unicam, alla quale è stato chiesto di certificare la qualità di questi filtri affinché il prodotto fosse il migliore possibile. A seguire il lavoro è stato il prof. Corrado Di Nicola della sezione di Chimica della Scuola di Scienze e Tecnologie, per la parte chimica, coadiuvato dalla dott.ssa Stefania Scuri, della Scuola di Scienze del Farmaco e dei prodotti della Salute che si è occupata dell’aspetto biologico. -
Mascherine: Unicam le certifica
Mascherine certificate? Certo, lo dice Unicam! O meglio lo dice U-TYM (Unicam Tests Your Mask), che effettua il servizio di test delle mascherine chirurgiche alle imprese manifatturiere che producono il dispositivo. Il laboratorio, che è coordinato dal prof. Luca Agostino Vitali, docente della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, è stato anche inserito ufficialmente nell’elenco della Regione Marche dei laboratori di prova. U-TYM è anche tra i partner di un lavoro di ricerca internazionale sull'analisi delle mascherine che è stato recentemente pubblicato dalla rivista scientifica “International Journal of Environmental Research and Public Health”. -
Open Data: li sappiamo utilizzare?
Open data ovvero dati aperti ed accessibili a tutti, ma li sappiamo davvero utilizzare e sfruttiamo al meglio le loro potenzialità? Sembrerebbe di no e per questo un team internazionale che vede tra i protagonisti anche il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Andrea Polini, della sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie, ha avviato un progetto formativo multidisciplinare per permettere un utilizzo circolare degli open data, che veda al centro gli utenti. -
Sonno e sogni per il benessere del nostro cervello
Perché dormiamo? Perché il sonno è uno strumento necessario per il benessere del nostro cervello. Lo sta studiando da tempo il prof. Michele Bellesi, professore associato presso la Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, che sta portando avanti un progetto volto alla valutazione dell’uso del sonno e dei sogni come strumento per studiare lo stato di salute mentale, attraverso lo sviluppo di un’APP per telefoni cellulari chiamata Sogniario (nome derivato dalla sintesi di sogni e diario) per registrare e catalogare i sogni e prendere nota della qualità del sonno. -
Packaging Biodegradabile
Sostituire i materiali tradizionali utilizzati nel food packaging con un imballaggio completamente biodegradabile (MaterBi), adatto alla conservazione delle carni avicole ottenute con metodi di produzione biologica e valutare l’effetto dei materiali di scarto di questo processo, sulla qualità dei suoli destinati alla produzione della materia prima agricola nel rispetto dell’economia circolare. E’ questo l’obiettivo del progetto coordinato dal prof. Gianni Sagratini della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, che vede un ricco partenariato con enti ed istituzioni del settore e con importanti aziende quali il gruppo Fileni, capofila del progetto, e la Novamont. -
Un biocida naturale contro le zanzare
La zanzara è l’insetto più mortale al mondo per il suo essere vettore di malattie quali la malaria e si sta espandendo sempre di più dalle aree subtropicali a quelle temperate. Per questo è necessario mettere in campo azioni per contenerne la diffusione ed è in questa direzione che va Launtenabio, un progetto di trasferimento tecnologico coordinato dalla prof.ssa Irene Ricci della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, che propone test di lancio per biocidi naturali per il controllo di malattie trasmesse da insetto. -
Nanoparticelle che "attaccano" i tumori
I farmaci antitumorali immunoterapici sono spesso molto tossici e causano situazioni poco piacevoli e disagi nella vita dei pazienti. Una possibile soluzione potrebbe giungere da un progetto di ricerca internazionale, che vede coinvolto anche il gruppo della prof.ssa Piera di Martino, docente della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, che ha l’obiettivo di sviluppare nanoparticelle composte da biopolimeri biodegradabili capaci di “attaccare” il tumore solido con una elevata specificità, potenziando quindi l’azione dei farmaci e riducendone la tossicità. -
Animali e terremoto
La rivista scientifica “Ethology” ha recentemente pubblicato uno studio coordinato dal gruppo di ricerca del Max Planck Institute al quale hanno preso parte anche i docenti Unicam Andrea Catorci e Paola Scocco, della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, secondo il quale grazie ai dati raccolti grazie al monitoraggio satellitare dei movimenti collettivi degli animali da allevamento, si dimostra su basi scientifiche la capacità degli animali di avvertire in anticipo shock sismici pur senza poter, per il momento, dimostrare a cosa tale capacità sia connessa, tracciando però la via per ulteriori ricerche. -
Un chip per la Ricerca Unicam
CHIP, acronimo di “Chemistry Interdisciplinary Project” nonché nome che ricorda la forma dell’edificio: è questo il nuovo centro di ricerca dell’Università di Camerino, un edificio realizzato con innovative tecniche di costruzione per garantirne la sicurezza in caso di sisma, attraverso un progetto interamente a cura dei docenti della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” Luigi Coccia ed Andrea Dall’Asta. -
Nuovi materiali per batterie al litio
Immagazzinare sempre più energia e subire processi di ricarica nel minor tempo possibile: la batterie al litio saranno in grado di farlo anche grazie all’utilizzo di nuovi materiali, in questo caso un ossido di cerio, come è stato dimostrato in un lavoro di ricerca che vede tra gli autori anche il prof. Gabriele Giuli, docente della sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie e che è stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Advanced Energy Materials. -
Un batterio contro la malaria
Agire sul microbiota delle zanzare per proporre un metodo innovativo e biosostenibile per il controllo della trasmissione della malaria. E’ quanto sta sviluppando il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Guido Favia, della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, pubblicato sulla rivista Frontiers in Genetics. Ingerendo una cospicua quantità del batterio Asaia già presente nelle zanzare, le stesse esprimono una risposta immunitaria contro il parassita malarico, aprendo così nuove strade per il controllo biologico di una delle più gravi malattie infettive del pianeta, quale è appunto la malaria. -
Sistema immunitario e alcolismo
L'attivazione del sistema immunitario è responsabile degli effetti della dipendenza da alcol: è questa la conclusione di una ricerca condotta da un team internazionale di cui fa parte anche il gruppo di ricerca Unicam coordinato dal prof. Roberto Ciccocioppo della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam. Il lavoro, che è stato pubblicato sulla rivista Science Advances, rappresenta un risultato molto importante perché può consentire lo sviluppo di nuove terapie. -
Un alleato contro il desiderio di abbuffarsi di cibo
Oleoiletanolamide, chi era costui? Verrebbe da dire. Invece si tratta della molecola individuata da due gruppi di ricerca dell’Università di Camerino e della Sapienza quale nuovo strumento farmacologico per prevenire e contrastare il disturbo da alimentazione incontrollata, il cosiddetto Binge Eating Disorder, il disturbo alimentare più comune, caratterizzato da episodi ricorrenti di abbuffate fuori controllo, un comportamento compulsivo, incontrollabile e ripetitivo che spesso sfocia in una vera e propria patologia. Il gruppo di ricerca Unicam vede coinvolti il prof. Carlo Cifani e la dott.ssa Maria Vittoria Micioni di Bonaventura della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute. I risultati del lavoro sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Neuropsychopharmacology -
Radar quantistico per la biomedicina e la sicurezza
La fisica quantistica può influenzare in modo significativo anche la nostra vita quotidiana, in particolare nel settore dell’imaging biomedico e della sicurezza. Un team internazionale di ricercatori ha infatti inventato e dimostrato sperimentalmente un nuovo prototipo di radar che utilizza l’entanglement quantistico per rivelare un oggetto a distanza. Fa parte del team anche il prof. David Vitali della sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie. L’entanglement quantistico è un fenomeno fisico per cui due particelle rimangono interconnesse, continuando a condividere caratteristiche fisiche a prescindere dalla loro lontananza reciproca. Il prototipo di radar quantistico è in grado di individuare oggetti in ambienti altamente rumorosi in cui i classici sistemi radar solitamente falliscono. -
Fisica e Coronavirus
Anche la fisica quantistica dei sistemi complessi giunge in aiuto per la comprensione dei meccanismi di diffusione del contagio da coronavirus e della efficacia delle misure di contenimento. Analizzando i dati ufficiali sui tempi di raddoppio del numero dei contagi, un lavoro di ricerca al quale ha preso parte anche il prof. Andrea Perali, docente di Fisica presso la Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam, ha confermato in pieno l’efficacia delle misure di contenimento adottate in Cina e Corea del Sud, mentre in Italia non si è ancora giunti alla posizione ottimale. E’ stato quindi introdotto un nuovo metodo di analisi tipico della fisica, che si può affiancare alle analisi statistiche e biologiche, per aumentare ancora di più le conoscenze su questa problematica. -
Intelligenza artificiale e coronavirus
Utilizzando un sistema di Machine Learning e Intelligenza Artificiale, ovvero il processare informazioni di grande ampiezza in tempi abbastanza veloci, il gruppo di ricerca del Centro di Telemedicina e Telefarmacia dell’Università di Camerino, coordinato dal professor Francesco Amenta, Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, ha voluto analizzare i dati provenienti dal Ministero della Salute, per verificare l’andamento dell’epidemia da Coronavirus nelle quattro settimane di lockdown di marzo. Vista la grande rilevanza dell’argomento, l’articolo scaturito dal lavoro di ricerca è stato accettato a tempo di record ed è stato pubblicato nel numero di aprile della rivista internazionale “Journal of Microbiology, Virology and Infection”. L’intento è quello di mettere questo know-how a disposizione degli enti sanitari regionali per monitorare al meglio la diffusione del contagio e per avere una conoscenza esatta delle dinamiche in modo da poter identificare le azioni più efficaci e funzionali. -
Tre molecole per sconfiggere il virus
Asparagina, clorochina ed eparina, tre molecole combinate insieme per un innovativo protocollo di cura contro il coronavirus. L’idea è nata all’interno dei laboratori Unicam, in particolare dal gruppo di ricerca coordinato dal prof. Giacomo Rossi, medico veterinario della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria. Partendo dallo uno studio sul Coronavirus del gatto, FeCoV, è stata evidenziata una particolarità del modo con il quale i coronavirus si legano alle cellule dell'ospite che può essere contrastata da un farmaco già in uso, che unito alle altre due molecole copre in maniera completa infezione ed effetti dell'infezione sull'uomo. Il brevetto è stato depositato grazie all’imprenditore Francesco Bellini e sono stati avviati i trials clinici negli Stati Uniti ed in Canada. -
Le Biotecnologie per i cambiamenti climatici
Grazie ad un importante finanziamento ottenuto qualche anno fa da parte della Gordon and Betty Moore Foundation, il gruppo di ricerca coordinato dalla prof.ssa Cristina Miceli della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria ha studiato a fondo la genomica di alcuni protozoi marini ed ha poi messo a punto, anche grazie a competenze bioinformatiche, nuovi modelli unicellulari marini che si possono utilizzare per studiare vari meccanismi biologici, soprattutto di risposta ai cambiamenti ambientali o ai contaminanti presenti nel mare. -
La ricerca al servizio delle imprese
Innovazione e imprenditorialità sono fondamentali per lo sviluppo del territorio ed è quindi determinante trasferire nuove conoscenze dal mondo accademico all’impresa. L’Università di Camerino è fortemente impegnata nel favorire strategie ed iniziative a favore dello sviluppo del territorio, ed ha avviato una sinergica collaborazione con le aziende, coordinata dalla prof.ssa Elisabetta Torregiani, delegata del rettore ai rapporti con le imprese, attraverso progetti di ricerca condivisi che rappresentano una importante opportunità per l’Ateneo, per gli studenti e per le aziende stesse. -
La chimica del riuso
Negli ultimi tempi si parla molto di plastic free, ma siamo sicuri che il rimedio sia sempre migliore del problema da risolvere? Alla base del concetto di economia circolare non c’è solo il riuso ed il riciclo dei materiali, ma anche una produzione ed uno sviluppo intelligente dei nuovi materiali che ne preveda già anche le modalità di riutilizzo o di smaltimento. E’ proprio questa tematica al centro delle attività di ricerca del gruppo di Chimica organica della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, coordinato dal prof. Enrico Marcantoni, di cui fa parte anche la dott.ssa Serena Gabrielli. -
Molecola a base di rame contro i tumori
Una molecola a base di rame risultata estremamente efficace e selettiva verso alcuni tumori solidi è quanto scoperto e brevettato dai ricercatori Unicam Carlo Santini, Maura Pellei, Giancarlo Gioia Lobbia e Grazia Papini, della Sezione di Chimica della Scuola di Scienze e Tecnologie, insieme ai colleghi dell’Università di Padova e dell’ICMATE-CNR di Padova. Frutto di una intensa ricerca multidisciplinare durata oltre 10 anni, il nuovo complesso di rame è stato progettato e sintetizzato presso i laboratori di Chimica Inorganica di Unicam e si configura come una potenziale e valida alternativa ai farmaci antitumorali a base di platino attualmente in uso clinico. -
Analisi delle migrazioni per la rigenerazione urbana
Definire una strategia di azioni per cerca di risolvere una situazione complessa sia dal punto di vista urbanistico che sociale come quella dell’edificio Hotel House di Porto Recanati: è questa la sfida al centro del progetto Challenge che vede coinvolti i ricercatori Unicam della sezione di Informatica e della Scuola di Architettura e Design, coordinati dai professori Andrea Polini e Marco D’Annuntiis, in collaborazione, tra gli altri, con la Prefettura di Macerata ed il Comune di Porto Recanati. Il progetto ha ottenuto un finanziamento da parte del Ministero dell’Interno nell’ambito del FAMI, il Fondo asilo migrazione e integrazione. -
Energia dal mare
La Blue Energy può rappresentare una importante opportunità per aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili e ridurre così le emissioni globali. Si può infatti produrre energia sfruttando il moto ondoso, le maree, la salinità ed il gradiente termico del mare, anche se esistono ancora molti ostacoli agli investimenti in questo settore, in particolare nel Mar Adriatico. Il progetto Coastenergy, che vede tra i partner il gruppo di ricerca Unicam coordinato dalla prof. Chiara Invernizzi della sezione di Geologia della Scuola di Scienze e tecnologie, si focalizza sullo sfruttamento dell’energia marina nelle aree portuali e costiere, creando una rete di attori che collaboreranno per impostare strategie e progetti pilota lungo le coste adriatiche italiane e croate. -
Latte d'asina: avevano ragione Poppea e Cleopatra!
Le qualità nutrizionali, terapeutiche e cosmetiche del latte di asina, conosciute fin dall’epoca egizia e romana, con i famosi bagni di Poppea e Cleopatra, sono ufficialmente certificate dai ricercatori Unicam. Gli studi condotti sia nei laboratori dell’Ateneo, unitamente a quelli svolti sia da ricercatori italiani che stranieri, che tra l’altro hanno determinato i composti antiossidanti presenti in questo latte, capaci di valorizzare notevolmente i prodotti cosmetici, sono stati inclusi in un libro edito di recente dalla Cambridge Scholar Press e scritto dai docenti Unicam Paolo Polidori e Silvia Vincenzetti. -
Agricoltura biologica grazie alla canapa
Utilizzare la canapa industriale come prodotto multifunzionale, in grado di fornire materie prime per applicazioni agronomiche. I materiali di scarto quali infiorescenze e foglie saranno infatti utilizzati per la realizzazione di insetticidi e fungicidi naturali da impiegare nell’agricoltura biologica. Questo si prefigge il progetto BHAS - “Bioactive Hemp Agriculture Support”, che vede referenti per Unicam i professori Filippo Maggi e Massimo Nabissi della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, e che vanta un partenariato con aziende agricole e associazioni del settore, tra cui La Biologica Soc. Coop. Agr, capofila del progetto. -
MATERIALI INNOVATIVI DA RESIDUI AGRICOLI
Nuovi materiali ecosostenibili, prodotti grazie al riuso di residui agricoli, da utilizzare nei sistemi di ventilazione/refrigerazione dei mezzi di trasporto di prodotti agroalimentari quali frutta e verdura: è questo l’obiettivo del progetto Nano4Fresh, presentato da un partenariato internazionale di cui fa parte anche l’Università di Camerino con il gruppo di ricerca guidato dal prof. Fabio Marchetti, docente della sezione di Chimica della Scuola di Scienze e Tecnologie. Il controllo dell'atmosfera che circonda i prodotti che continuano a maturare anche dopo al raccolta, e l’abbattimento di funghi e batteri nelle celle frigorifere durante il trasporto sono la principale sfida tecnologica volta alla conservazione dei prodotti deperibili, per massimizzare la loro freschezza, qualità e durata: è questa la sfida tecnologica alla quale il progetto vuole rispondere. -
Come adattarsi ai cambiamenti climatici
Il clima cambia ed è necessario acquisire competenze e capacità di intervento, con particolare riferimento alle amministrazioni locali, in materia di adattamento integrando la pianificazione climatica con quella energetica: è questo l’obiettivo del progetto “Joint-SECAP- Joint strategies for Climate change adaptation in coastal areas” di cui l’Università di Camerino è ente capofila di un partenariato comprendente comuni, province e istituti di ricerca italiani e croati. Unicam parteciperà con un gruppo di ricerca della Scuola di Architettura e Design coordinato dalla prof.ssa Rosalba D’Onofrio, rivestendo un ruolo importante nella costruzione del quadro teorico per l'analisi e la revisione delle azioni e delle misure pianificate, rafforzando in tal modo il valore culturale del progetto. -
Un mare di opportunità
I mari e gli oceani rappresentano sempre più un motore per l’economia europea, con enormi potenzialità innovative, riconosciute dalla strategia “Blue Growth” volta al sostegno della crescita sostenibile nei settori marino e marittimo. È in questo contesto che si inserisce il progetto BLUE_BOOST (BOOSTing the innovation potential of the quadruple helix of Adriatic-Ionian traditional and emerging BLUE growth sectors clusters through an open source/knowledge sharing and community based approach) ideato, redatto e coordinato dall’Università di Camerino in collaborazione con la Camera dell’Economia Croata. Obiettivo del progetto, che coinvolge 7 territori costieri della Macroregione Adriatico-Ionica ed è coordinato dalla prof.ssa Diletta Romana Cacciagrano, della sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie, , è quello di rafforzare il potenziale di trasferimento di conoscenze e di cooperazione tra gli attori chiave dell'innovazione sia nei settori tradizionali della pesca e delle costruzioni navali, che in quelli emergenti quali biotecnologie blu, acquacoltura, robotica, nuovi materiali, rafforzando le relazioni e la condivisione della conoscenza. -
Un "quartet" quantistico per i dati classici
Dalla fisica quantistica una tecnologia innovativa per realizzare nuovi potenti metodi per realizzare in maniera più efficiente la scrittura e lettura di dati classici da sistemi fisici, quali ad esempio CD-Rom, hard-drive o altre comuni memorie digitali, migliorando così le attuali performance di codifica e decodifica dell’informazione. Uno studio teorico che potrà però aprire la strada ad applicazioni a beneficio della società tutta, dalla medicina alla biologia, dall’avionica alla sicurezza. Tutto ciò sarà reso possibile grazie al progetto “QUARTET”, promosso da un partenariato che ha come responsabile Unicam il prof. Stefano Mancini della sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie e vede coinvolto anche il gruppo di ricerca del prof. David Vitali. -
Fitofarmaci dai Droni
Anche l’agricoltura può aver bisogno dei droni! E proprio la realizzazione di un prototipo per l'irrorazione sopra chioma di fitofarmaci al fine di combattere le patologie di impianti specializzati quali frutteti, oliveti, vigneti è l’obiettivo del progetto “S.F.I.D.A - Smart Farming: Innovare con i Droni l’Ambiente" presentato da un consorzio di soggetti pubblici e privati, che vede tra i partner anche il gruppo di ricerca Unicam coordinato dalla prof.ssa Antonietta La Terza della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, che dovrà monitorare l'eventuale impatto derivante dall'applicazione del fitofarmaco sulla biodiversità presente nel terreno. -
IL DIRITTO DI FAMIGLIA NELL’EUROPA MULTIETNICA
L’Università di Camerino ha ottenuto un finanziamento nell’ambito del programma Justice, programma europeo che mira allo sviluppo di un’area europea della giustizia basata sul riconoscimento reciproco delle sentenze e sulla collaborazione reciproca tra gli Stati membri, per il progetto “Personalized Solutions in European Family and Succession Law”, coordinato dalla prof.ssa Lucia Ruggeri. L’Università di Camerino ha partecipato quale coordinatore di un partenariato internazionale che vede coinvolte le Università di Almeria (Spagna), Lubijana (Slovenia), Rijeka (Croazia) e la Fondazione Scuola di Alta Formazione Giuridica. Il progetto ha un focus sulle famiglie transnazionali, per l’elaborazione di leggi modello o l’individuazione di best practices che possano migliorare la vita quotidiana di quanti abbiano fissato la loro residenza in un paese diverso da quello e di origine e abbiano creato una famiglia con persone di nazionalità diversa dalla propria. -
PROTESI CON PROPRIETA’ ANTIBATTERICHE
Dispositivi medici, quali ad esempio protesi dentarie, con proprietà antibatteriche, per affrontare ed evitare problemi di rigetto o infezioni, attraverso la produzione di biomateriali innovativi. E’ questo l’obiettivo che si prefigge di raggiungere il progetto europeo che vede tra i partner anche il gruppo di ricerca Unicam coordinato dal prof. Roberto Spurio, della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria. Le superfici dei dispositivi medici che facilitano l’adesione cellulare possono infatti favorire anche la colonizzazione da parte di batteri, causando infezioni, gravi danni e riducendo significativamente la qualità della vita del paziente. Sarebbe opportuno quindi che tali superfici fossero in grado di ridurre la formazione di biofilm batterici ed è proprio in questa direzione che lavoreranno i ricercatori impegnati nel progetto. -
Nuove molecole che danno gusto al vino
Nuove informazioni sul gusto e sull’aroma del vino, correlate all’invecchiamento, al colore, alla varietà del vino stesso. Sarà possibile averle grazie alla scoperta di due nuove molecole del vino effettuata dal dottor Giovanni Caprioli ricercatore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute e dal dottor Massimo Ricciutelli, responsabile del Laboratorio HPLC-MS di Unicam. Si tratta di due sostanze derivate dall’acido malico, responsabile del gusto e dell’aroma del vino, trovate a concentrazioni molto elevate e per questo molto interessanti per ulteriori sviluppi e ricerche. -
RESILIENZA NELLE AREE STORICHE
Capacità di resilienza delle aree storiche di fronte ai cambiamenti climatici o ad eventi catastrofici: è questo il tema del progetto di ricerca che vede Unicam tra i 15 partner europei e che è stato finanziato nell’ambito di Horizon2020. Coordinato per Unicam dal prof. Andrea Dall’Asta della Scuola di Architettura e Design “E.Vittoria”, il progetto è orientato allo studio di nuovi strumenti per migliorare la sicurezza dei beni culturali nei confronti dei rischi ambientali, grazie alla collaborazione tra gruppi di ricerca Unicam di diverse discipline con competenze complementari. -
Cosmetici dalla birra artigianale
Non solo dal burro di cacao, dall’aloe, o dall’argan, ora anche dalla birra artigianale è stata realizzata una linea di cosmetici. Lo ha fatto il Birrificio Tenute Collesi, in collaborazione con l’Università di Camerino ed in particolare con il gruppo di ricerca coordinato dalla prof.ssa Piera di Martino della Scuola di Scienze del Farmaco e dei prodotti della Salute, che ha analizzato la composizione in polifenoli dei vari tipi di birra artigianale, degli ingredienti di partenza e degli scarti di lavorazione. Il luppolo risulta infatti essere ricco di polifenoli che con la loro azione ossidante aiutano a combattere i radicali liberi. -
ARREDI “ANTISISMICI” PER SCUOLE E UFFICI
Sistemi di arredi “antisismici”, intelligenti e “salva-vita” per le scuole e gli uffici, in risposta alla crescente domanda sociale di sicurezza nella vita quotidiana, emersa con forza in seguito agli eventi sismici che hanno colpito le regioni del Centro Italia, integrando conoscenze e competenze tecnico-scientifiche, quali quelle del Design, dell’Ingegneria Strutturale, dell’Informatica e della Chimica: è questo l’obiettivo del progetto di ricerca industriale “S.A.F.E. – Design sostenibile di sistemi di arredo intelligenti con funzione salva-vita durante eventi sismici”, che vede l’Ateneo camerte come capofila di un partenariato composto da altri due Atenei, enti ed aziende del settore. Responsabile scientifico del progetto è la prof.ssa Lucia Pietroni della Scuola di Architettura e Design di Unicam che ha sede ad Ascoli Piceno. -
Materiali innovativi dal riciclo e riuso
Nell’ottica di dar seguito a quella che viene oggi comunemente definita come “economia circolare”, il gruppo di chimica organica coordinato dal prof. Enrico Marcantoni, docente della sezione di Chimica della Scuola di Scienze e Tecnologie, collabora con importanti aziende del territorio su tematiche relative al riciclo e riuso dei materiali. L’obiettivo è quello di realizzare materiali innovativi che hanno portato, ad esempio, alla produzione di lavelli compositi ecologici con materie prime riciclate frutto del progetto Green Sinks. -
L'insolito asse intestino-cervello
Può l’intestino influenzare il nostro cervello e agire sulla nostra salute? Potrebbe sembrare strano, ma è proprio così. Il microbiota, infatti, ossia la flora intestinale, composta da trilioni di diversi organismi può avere un ruolo centrale nell’insorgenza e nella progressione delle malattie neurodegenerative, quali Alzheimer e Parkinson. È quanto emerge da uno studio condotto dal gruppo di ricerca coordinato dalla prof.ssa Anna Maria Eleuteri, della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria. -
Da un grano antico un prodotto di eccellenza
Rivalutare un grano antico ricco di proprietà nutritive per realizzare un prodotto agroalimentare di eccellenza che possa servire anche per la promozione del territorio è l’obiettivo del progetto “haMMurabi - Monococco Marche: dal campo alla tavola, alla riscoperta di un cerale antico, adatto ad un’agricoltura sostenibile e ricco di proprietà nutritive”, che vede come capofila del partenariato pubblico-privato l’azienda Isea srl, mentre il referente per Unicam è il prof. Sauro Vittori della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute. Sarà introdotto nelle campagne marchigiane un cereale antico, il grano monococco (Triticum monococcum), in particolare la varietà Hammurabi, in grado di coniugare sostenibilità ambientale, redditività per le aziende agricole nonché creare una filiera completa che arrivi a un prodotto finito, la pasta, ad alta digeribilità e valore nutrizionale -
Una casa intelligente grazie alla domotica
Favorire la longevità attiva dell’anziano presso la propria abitazione, luogo dove può continuare a svolgere le abituali attività, fruendo di servizi innovativi, basati su contenuti tecnologici user-friendly: è questo l’obiettivo principale del progetto “PAss”, acronimo di “Private Assisted House”, che vede come capofila di un ampio partenariato l’Istituto di riabilitazione Santo Stefano di Porto Potenza Picena. Unicam è coinvolta come unico ente di ricerca e le attività sono state coordinate dalla prof.ssa Barbara Re, della sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie. Il modello PAss integra le migliori tecnologie di teleassistenza e realizza il supporto conoscitivo, formativo e assistenziale necessario alla reale diffusione di alcuni smart-object, appositamente sviluppati sia in ambito medicale che in quello dei componenti di arredo. -
Contrasto alla dipendenza da oppioidi
Negli ultimi anni, l’uso di sostanze oppioidi è aumentato esponenzialmente anche in Europa, interessando in particolar modo la popolazione giovanile; anche dal punto di vista sociale, dunque, è necessario provare a frenare questa crescita. L’Università di Camerino si pone in prima linea per il contrasto alla dipendenza da oppioidi, grazie al gruppo di ricerca coordinato dal prof. Roberto Ciccocioppo della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute e ad un progetto di ricerca finanziato dal NIDA e coordinato dal dott. Nazzareno Cannella con lo scopo di individuare i geni specifici che predispongono oppure proteggono dallo sviluppo di dipendenza da oppioidi, per poter avviare strategie preventive e sviluppare terapie innovative. -
Sisma e dissesto idrogeologico
Il territorio italiano, in particolare quello del Centro Italia, ha evidenti problemi legati al dissesto idrogeologico, che si sono intensificati anche a causa del sisma del 2016. Le risorse idriche, in particolare nel Piceno, sono infatti sempre più scarse da quando il terremoto ha prosciugato e deviato alcune falde, riducendo notevolmente la portata delle sorgenti e dei corsi d'acqua. Ma che cosa è successo precisamente dopo il sisma? Ne parliamo con il prof. Marco Materazzi, della Scuola di Scienze e Tecnologie, che sta seguendo una intensa attività di ricerca su queste tematiche. -
Grafene per il packaging alimentare
Packaging innovativo per gli alimenti: l’Università di Camerino è uno dei partner del progetto internazionale denominato GRAFOOD, che ha come obiettivo lo sviluppo di un sistema di packaging in carta contenente grafene modificata e non, addizionata con argento e titanio o con probiotici, avente attività conservante per gli alimenti. Lo studio, che per Unicam è coordinato dalla prof.ssa Stefania Silvi della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, prevede anche la possibilità di recupero del grafene dai packaging utilizzati e il suo impiego per la produzione di nuovi. -
La mela rosa dei Monti Sibillini
La mela rosa dei Monti Sibillini, uno dei prodotti gastronomici tradizionali più importanti della Regione Marche, è una delle varietà più antiche della nostra regione, coltivata nella fascia collinare pedemontana e riconoscibile per le piccole dimensioni, la forma irregolare, il particolare colore, il profumo intenso e il sapore acidulo. Grazie ad uno studio Unicam condotto dal gruppo di ricerca coordinato dal prof. Filippo Maggi, docente della Scuola del Farmaco e dei Prodotti della Salute, ne sono state certificate anche le sue proprietà nutrizionali -
Oli del territorio di qualita'
Valorizzare gli oli extravergine di oliva di qualità evidenziandone le caratteristiche salutistiche, stabilite anche in base alla quantità di polifenoli presenti: è questo uno degli obiettivi principali del progetto di ricerca, coordinato dalla prof.ssa Dennis Fiorini, docente della sezione di Chimica della Scuola d Scienze e Tecnologie, che ha visto la messa a punto di un metodo innovativo per stabilire la quantità di polifenoli presenti negli oli monovarietali del territorio marchigiano, anche al fine di valorizzarne le loro caratteristiche composizionali. ... -
Piastrelle innovative dalle macerie
Il sisma del 2016 ha lasciato dietro di sé anche migliaia di metri cubi di macerie. Che farne? Come smaltirle? Se ne può prevedere un riuso sostenibile per nuovi materiali? Sì, grazie al lavoro del gruppo di ricerca coordinato dalla prof.ssa Eleonora Paris, che dalle macerie, così come dal vetro e da altri materiali di scarto edilizio, ha dato vita ad una piastrella innovativa, utilizzabile in edilizia. La ricerca rappresenta una efficace sinergia attivata tra università e azienda, che ha permesso di ottenere un finanziamento europeo. Dal progetto europeo denominato "Ecotiles" e finanziato nell'ambito del programma LIFE, è nata anche l’idea di realizzare un network sugli scarti, il network "Waste", al quale possono aderire enti, associazioni, aziende e privati cittadini. -
La Nutrigenomica Unicam in un'intervista
Quali sono le relazioni tra il cibo che assumiamo ed il nostro patrimonio genetico? Perché due individui che condividono lo stesso patrimonio genetico possono avere differenti probabilità di sviluppare una determinata malattia? E' anche a questi interrogativi che può rispondere la nutrigenomica, fornendo anche preziose indicazioni per innovative strategie di prevenzione derivanti da una corretta alimentazione. -
Nuove scoperte nel sito archeologico di Selinunte
Com'era Selinunte 2700 anni fa, all’epoca della sua fondazione? Come era il suo territorio? La risposta è arrivata dal sottosuolo grazie agli studi effettuati dai Geologi dell'Università di Camerino che presentano i primi risultati di un anno di ricerca scientifica. -
3rd Summer School on Nutrigenomics
La nutrigenomica ha molte potenzialità e può fornire preziose informazioni per innovative strategie di prevenzione. La correlazione tra una corretta alimentazione e la prevenzione delle più comuni patologie è fondamentale per migliorare lo stato di salute dell’individuo e quindi la qualità della vita.