Raccontare il territorio con un filo di lana
La lana ovina italiana non è un rifiuto da smaltire, ma una risorsa da riscoprire e valorizzare. È questa la visione del progetto REVALLATE, coordinato dall’Università di Camerino con il professor Carlo Renieri della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria in collaborazione con il dott. Marco Antonini, primo ricercatore ENEA. L'iniziativa unisce ricerca scientifica, innovazione tecnologica e tradizione pastorale per rilanciare la filiera della lana nelle aree interne del Paese.
Il progetto si concentra su territori montani di grande valore ambientale e culturale, come quelli del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dove la lana ovina rischia spesso di essere considerata un sottoprodotto senza valore economico.
Lana rigenerata, territori rivitalizzati
L’obiettivo di REVALLATE è ambizioso e concreto: creare un modello sostenibile e replicabile di produzione della lana, in grado di garantire:
- alta qualità del prodotto finito
- benessere animale in tutte le fasi della filiera
- ridotto impatto ambientale
- valorizzazione economica e sociale delle comunità locali
Il progetto è realizzato in collaborazione con il Consorzio Biella The Wool Company e con il contributo tecnico di Loro Piana S.p.A., eccellenza italiana nel settore tessile. Insieme, i partner hanno sviluppato manufatti innovativi per l’arredamento e avviato la sperimentazione di nuovi standard per la raccolta, selezione e tracciabilità della lana, in linea con la normativa UNI/CT 46.
Una sfida che unisce scienza e comunità
REVALLATE è molto più di un progetto scientifico: è una sfida culturale e sociale, che mira a contrastare lo spopolamento, rilanciare le economie locali e rafforzare il legame tra scienza, ambiente e tradizione.
In un’epoca in cui la sostenibilità e la circolarità sono al centro delle politiche europee, la lana italiana torna protagonista: non solo come materiale naturale di altissimo pregio, ma come motore di rigenerazione dei territori.