Il gruppo di ricerca sugli animali produttori di fibre tessili è stato costituito ai primi anni ottanta del secolo scorso presso l’Istituto di Produzioni animali della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Perugia, per volontà dell’allora direttore Professor Franco Valfrè. Deriva la sua origine dalla collaborazione con il Laboratoire de Génétique Factorielle (Dottor Jean Jacques Lauvergne) dell’Institut National de la Recherche Animale (INRA) francese, presso il quale il Dottor Carlo Renieri ha soggiornato per lunghi periodi negli anni ottanta e nei primi anni novanta. Verso la fine degli anni ottanta è nata la collaborazione con il gruppo di ricerca sugli animali domestici attivato dal Dottor Monaco e dal successore dottor Sandro Misiti presso l’ENEA, e coordinato dal Dottor Marco Antonini. Con il trasferimento nel novembre del 1992 del Professor Renieri presso l’Università di Camerino, il gruppo ha continuato la sua attività in questa nuova sede. Le ricerche iniziali hanno riguardato le razze ovine da lana nazionali (Sopravissana e Gentile di Puglia) e le capre Angora, produttrici di fibra mohair, importate dall’ENEA in Italia per la loro diffusione. Successivamente, le attività si sono allargate all’alpaca e al lama, con vari progetti di ricerca realizzati nella Regione andina del Perù, della Bolivia e dell’Argentina, finanziati direttamente dalla Unione Europea (Pelos finos, SUPREME, DECAMA) Il gruppo di ricerca a poi attivamente supportato vari progetti regionali per l’introduzione e la gestione dell’alpaca e del lama in Italia. Dalla metà degli anni duemila è iniziata l’attività di ricerca sulla capra cashmere, con un progetto, tuttora in corso, finanziato da una industria tessile italiana in associazione con una azienda cinese, nell’Inner Mongolia cinese, In questo caso va notato che il gruppo di ricerca è stato l’unico gruppo non cinese a cui è stato permesso di lavorare direttamente in loco sugli animali. Due sono i filoni di ricerca portati avanti nelle varie specie interessate. Da una parte, la biologia e la struttura della fibra, con ricerche molto innovative sulla relazione tra funzionalità del follicolo pilifero e raccolta delle fibre stesse. Dall’altra i geni interessati al colore e alla struttura delle fibre stesse e al miglioramento genetico della produzione di fibre tessili di qualità.