Sala Nobili

Sala Nobili

“Il Consiglio di amministrazione dell’Università di Camerino ha finalmente la sua Sala delle riunioni o, meglio ancora, del “confronto” secondo una felice espressione dell’architetto Keith Gibson che ne ha curato la progettazione e l’arredo per conto della Poltrona Frau coadiuvati dai funzionari della Divisione tecnica dell’Ateneo, che hanno seguito i difficili e delicati lavori con grande attenzione e professionalità. 

Nella documentazione grafica è possibile vedere la Sala nella sua duplice condizione di utilizzo: Sala del Confronto, con il tavolo delle riunioni e Sala del Silenzio, con i tavoli separati per consentire anche la possibilità di sfruttarla per lettura e studio. 

La sala è dotata dei più moderni mezzi audiovisivi collegati con la contigua sala di segreteria ove si svolgeranno le operazioni di verbalizzazione. 

La cerimonia inaugurale della Sala, intitolata alla memoria del dr Giuseppe Nobili, direttore amministrativo dell’Ateneo dal 1980 e prematuramente scomparso il 18 settembre 1986, ha avuto luogo il 28 aprile 1992. 

Nel discorso inaugurale, che di seguito riportiamo integralmente, il Rettore prof. Mario Giannella ha inteso non solo suggellare il legame affettivo dell’Università con il compianto dr Nobili, ma anche ricordarlo nella sede che più di ogni altra gli compete. 

“Vi ringrazio di aver accolto l’invito ad assistere a questa cerimonia inaugurale per un evento importante e ricco di significati.  

Il Consiglio di amministrazione trova quest’oggi, finalmente, la sua sede definitiva nel cuore del palazzo che ospita quasi per intero gli uffici amministrativi dell’Ateneo. Non più perciò un girovagare per aule anonime, in attesa della fine di una lezione o sfruttando l’assenza di un docente, ma un luogo dedicato, specifico come si conviene per l’organo di governo più importante e decisivo nel definire le politiche future dell’Ateneo. 

E’ significativo che questo avvenga in un momento di forte sviluppo della nostra Università: numerico, con una popolazione studentesca ormai nettamente superiore alle 6000 unità e con un’ampia offerta di percorsi formativi all’interno delle cinque Facoltà; di qualità, con la produzione scientifica internazionalmente apprezzata ed una distribuzione di servizi di elevata efficienza. 

Proprio questi troveranno qui il loro degno scenario ricavati in un luogo, la scuderia dei cavalli, che nel passato rappresentava il segno più forte del prestigio di una famiglia. 

E al cavallo che nell’immaginario collettivo si identifica con l’animale robusto ed intelligente, libero ed elegante, vorremmo simbolicamente ispirare anche gli atti futuri del nostro Consiglio di amministrazione. 

Dedichiamo quest’aula a Giuseppe Nobili, il direttore amministrativo dei miei primi anni di rettorato, la cui prematura scomparsa fa rimpiangere le sue doti di funzionario capace ed intelligente, di uomo buono, di amico sincero. 

Sono certo che apprezzerebbe la decisione odierna di promuovere a valore culturale forte questo luogo. Ai familiari presenti vada la nostra testimonianza di stima e di affetto che il tempo non ha in alcun modo attenuato. 

Ringrazio la Poltrona Frau e l’arch. Keith Gibson per la sensibilità con cui hanno condotto l’intervento dal restauro all’arredo; i funzionari dell’Ufficio tecnico per aver seguito con pazienza e passione le diverse fasi procedurali; i componenti del Consiglio di amministrazione per aver condiviso le scelte sostenendole finanziariamente in modo adeguato. 

A chi avrà il privilegio di usare questa sala l’augurio di soddisfare con il proprio impegno quel bisogno di conoscenza, innovazione e progresso proprio dell’istituzione cui abbiamo la fortuna di appartenere”. 

 

Testo tratto dal Notiziario dell’Università degli Studi di Camerino, Giugno ‘92