Scienza in Festa - Winter Edition 2025

C’è un tempo in cui la scienza esce dai laboratori e incontra le persone.
Un tempo in cui le domande diventano dialogo, la conoscenza si fa racconto, e le città si trasformano in luoghi di scoperta.

È questo lo spirito di Scienza in Festa – Winter Edition 2025: due giornate, il 28 e 29 novembre, in cui l’Università di Camerino ha scelto di condividere sapere, curiosità ed emozioni, intrecciando ricerca, territorio e comunità.

Un viaggio fatto di parole, esperienze, spettacoli e incontri.
Un viaggio che continua anche oltre l’evento: nella pagina web dedicata è possibile rivedere i video che raccontano ciò che è accaduto durante le due giornate, per rivivere emozioni, voci e momenti di scienza condivisa.

Perché la scienza non è distante, ma viva.
E appartiene a tutti.

 

Guarda l'afternoon Recap degli appuntamenti pomeridiani del 29 novembre "La Scienza in Festa - Winter Edition 2025": Matelica scientifica... segreta, il Chemistry show e Il Verdicchio di Matelica ... al microscopio 

 

 

 

Algoritmi di guerra e grammatiche di pace: la scienza e i media nell'era dell'IA

Convegno nell'ambito della formazione per l'ordine dei giornalisti di sabato 29 novembre 2025 a Matelica in occasione di Scienza in Festa - Winter Edition

 

 

 

 

Oltre i confini dell'Aula: il ruolo dell’Università nel dialogo con la società 

Una mattinata dedicata ad un approfondimento sul Public Engagement

 

LA SCIENZA COME BENE PUBBLICO

Introduzione di Galileo Galilei

Pier Andrea SERRA - Presidente APENET, Prorettore UNISS
Ruolo e futuro del public engagement

Roberto DI PIETRA - Magnifico Rettore UNISI
Terza missione, public engagement all’UNISI

 

L'IMPATTO CHE SI VEDE

Introduzione di Florence Nightingale

Sauro LONGHI - già Rettore UNIVPM
La valutazione della terza missione e del PE

Giuseppe PELLEGRINI - Presidente Observa Science in Society
Il PE nelle Università italiane

 

NESSUNO ESCLUSO

Introduzione di Helen Keller

Anna Lisa TOTA - Prorettrice vicaria Università ROMA 3
Università, etica e impatto sociale

Rossano BARTOLI - Presidente Fondazione Lega del Filo d’Oro - E.T.S.
Un caso di successo

Rosaria DEL BALZO RUITI - Presidente Croce Rossa Italiana - Regione Marche
 La collaborazione tra CRI e atenei

Diego Mancinelli
Il ruolo delle cooperative sociali nel PE e la collaborazione con gli atenei

SCIENZA COME SERVIZIO

Conclusioni di Albert Sabin

 

SEGNATEMPO

In occasione dell'evento sono state realizzate due illustrazioni tramite l'uso dell'intelligenza artificiale che rappresentano il Public Engagement attraverso quattro parole chiave.

1- “Il Cortile delle Connessioni”

  • Comunità
  • Partecipazione attiva
  • Dialogo tra saperi
  • Restituzione alla società

L’opera rappresenta un campus universitario trasformato in un ecosistema vivente, dove natura, architettura e comunità si intrecciano in un’unica trama visiva. Al centro domina un grande albero, simbolo di crescita e radicamento, attorno al quale scorre un piccolo ruscello: una metafora fluida di conoscenza condivisa, che attraversa gli spazi e li rende fecondi.

Gli edifici moderni, luminosi e aperti, suggeriscono l’idea di un’università che sa dialogare con il proprio territorio e che non si chiude mai, né culturalmente né fisicamente. Le persone diffuse nella scena sedute a studiare, conversare, lavorare insieme, incarnano il valore del public engagement: l’Università come luogo poroso, abitato, dove l’incontro genera impatto sociale.

La composizione trasmette un senso di equilibrio e movimento: il sapere non è un oggetto statico, ma un flusso continuo di restituzione alla comunità. Il paesaggio, quasi utopico, racconta una visione dell’università come bene comune, un laboratorio aperto in cui la conoscenza diventa partecipazione, ascolto e costruzione collettiva del futuro.


 

2- “L’Incontro che Genera Strade”

  • Cooperazione
  • Inclusione
  • Connessione tra comunità
  • Impatto sociale

Quest’opera mette in scena un incontro simbolico tra due persone collocate al centro di una figura sinuosa, quasi un grande ideogramma terrestre che ricorda un equilibrio dinamico, un territorio condiviso. Le due figure si stringono la mano, gesto primordiale di fiducia e di cooperazione: è il punto in cui le differenze non si cancellano, ma si incontrano.

Attorno, una moltitudine di persone, famiglie, bambini, ciclisti, gruppi assortiti, percorre due percorsi cromaticamente distinti, che si intrecciano e fluiscono come due correnti culturali o sociali che trovano una zona comune. La folla non è spettatrice: è parte integrante della composizione, come se le traiettorie individuali convergessero naturalmente verso quel gesto centrale di dialogo.

La texture materica, quasi ruvida, conferisce all’immagine un senso di realtà vissuta, di comunità in movimento. Il tema del public engagement emerge nel modo in cui l’atto di cooperazione al centro diventa catalizzatore di partecipazione collettiva: l’università, evocata qui come spazio di mediazione e connessione, diventa ponte tra identità diverse, generazioni e visioni.
È un’opera che racconta l’impatto sociale attraverso la metafora di un territorio in cui le persone non camminano “verso” qualcuno, ma “con” qualcuno.

 

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