
Dagli scarti del biogas nuovi prodotti per l’agricoltura
Recuperare risorse dagli scarti organici della produzione di biogas: è questa la sfida al centro del progetto BIOSOS – BIOgas SOStenibile, coordinato dall’Università di Camerino in collaborazione con ENEA e altri partner scientifici.
Il progetto mira a trasformare i residui liquidi derivati da reflui zootecnici – sottoprodotti del processo di produzione di biogas – in prodotti utili per l’agricoltura, grazie a un sistema di filtrazione avanzata a due stadi.
Con questa tecnologia, i ricercatori sono riusciti a ottenere:
- Concimi e ammendanti naturali, ricchi di nutrienti come azoto, fosforo e potassio
- Acqua “purificata”, riutilizzabile per l’irrigazione o per il riutilizzo nei processi produttivi
- Un contributo concreto alla riduzione dell’uso di fertilizzanti di sintesi, in linea con la strategia Farm to Fork del Green Deal europeo
La tecnologia utilizzata nel progetto BIOSOS è già impiegata in ambiti come la dissalazione, il trattamento delle acque di vegetazione e il recupero di molecole nutraceutiche. La sua applicazione al settore agricolo rappresenta un importante esempio di bioeconomia circolare, dove anche gli scarti diventano risorse.
Il responsabile del progetto per l’Università di Camerino è il professor Luca Agostino Vitali della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, che coordina le attività scientifiche dell’Ateneo nell’ambito del progetto.
L’iniziativa risponde anche alla crescente necessità di ottimizzare l’uso dell’acqua, in un contesto segnato da eventi climatici estremi e carenza idrica.