La malattia da 10 centesimi

Recensioni del libro "La malattia da 10 centesimi" di Agnese Collino

 

 

Foresti Ettore - Licei Costanza Varano ( Camerino, Marche )

 

Che il trucco è tutto qui, basta un po’ di curiosità e il libro va giù… come Mary Poppins cantava nel capolavoro del regista Stevenson, con un poco di zucchero la pillola va giù… basta veramente un pizzico di curiosità che il saggio in un battibaleno scorre via; veloce, conciso, completo, essenziale, ma allo stesso tempo particolareggiato e minuzioso. Appare così “La malattia da 10 centesimi”, biografia della poliomielite analizzata a decenni di distanza che segna il debutto nella letteratura di una giovane biologa: Agnese Collino.
Sette capitoli in cui si ripercorre l’intero corso di una malattia, inizialmente definita “morbo misterioso”, che repentinamente è entrata nella vita di ogni persona e che, ancora oggi, convive con noi nella sua forma più pacifica e “affabile” grazie all’immunità acquisita tramite i vaccini. Successi e fallimenti, una corsa al siero durata decenni e che più volte ha illuso i genitori di mezzo mondo, i quali vedevano nel vaccino l’unica via d’uscita da un tale orrore, e più volte hanno visto infrangersi le loro speranze. Da Park-Brodie a Kolmer, da Morgan, passando per il siero di anticorpi di Hamman e il vaccino svedese, fino a Salk, il fallimento di quest’ultimo e l’affermazione del prodotto Sabin fino alla definitiva riaffermazione del preparato Salk. Anni di tentativi, cadute e redenzioni che segnano il progresso della scienza e gli effetti benefici che questa può restituire a noi umani. Non solo scienza e medicina, ma anche storia, biografie di personaggi più o meno celebri sondati attraverso i loro provvedimenti e le loro reazioni, la nascita di enti, associazioni, fino ad un nuovo reparto ospedaliero, progressi tecnologici, messa a punto di tecniche e lo sviluppo di nuove conoscenze nei più svariati campi, dagli USA, centro nevralgico della corsa al vaccino, all’Europa e alla nostra Italia.
Punti di contatto con l’oggi che affiorano ovunque, dall’attuale situazione dovuta alla pandemia di COVID-19, all’esaltazione di un vaccino e i dubbi dei più scettici, i timori verso un nemico sconosciuto e invisibile e casi di poliomielite che emergono nei ricordi di ogni nonna e nonno e nelle case di tutti noi, ma più di tutti il conoscere la storia di un vaccino anti-polio che oggi riempi i certificati vaccinali della nostra infanzia.
Un siero di nozioni e curiosità iniettato nei lettori con una scrittura facilmente affrontabile, minuziosa nelle fonti delle informazioni, oggettiva e limpida nel testimoniare uno dei più grandi successi umani, segnato da uno stretto rapporto di fiducia e speranza con la scienza, trasformatosi in enorme progresso per l’intero genere, perché come diceva Henry Ford: “C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una tecnologia diventano per tutti”, e il fatto che la poliomielite corre a grandi passi verso il traguardo dell’essere debellata non può che non essere un enorme progresso.

  

 

Matcovich Bernardo Liceo Scientifico G.galilei ( Macerata, Marche )

 

La Malattia da 10 centesimi, di Agnese Collino, è un libro scorrevole, dalla lettura piacevole ed entusiasmante. Nonostante la trattazione di un tema complesso come quello della minuziosa descrizione della storia, delle caratteristiche e del fenomeno -sia scientifico che culturale- rappresentato dalla Polio, l'autrice utilizza un linguaggio chiaro, semplice (ma allo stesso tempo tecnico e settoriale), comprensibile a tutti, spiegando in modo preciso e limpido tutti i termini scientifici presenti all'interno dell'opera. Questi accorgimenti coinvolgono ancor di più il lettore, che riesce facilmente ad immergersi nella trama e a cogliere con maggiore facilità gli argomenti trattati. Nello specifico, il libro tratta la storia delle celebre malattia infettiva analizzandola a partire dai primi casi classificati, risalenti alla seconda metà del XIX sec., fino ai giorni nostri e al processo ancora in corso di deradicalizzazione, soffermandosi in primis sulla figura del presidente americano Franklin Delano Roosevelt, che divenne la celebrità emblematica nell’impegno per la lotta alla polio, sia come paziente che come filantropo. La narrazione si sofferma poi sulle varie campagne di raccolta fondi per finanziare sia la ricerca che l’assistenza dei reduci da polio, tra le quali spicca la “March of the Dimes” ovvero la marcia delle monetine da 10 centesimi -da cui deriva il titolo del libro- che segnò il primo grande passo verso il coinvolgimento delle classi sociali meno abbienti nella raccolta fondi. La trama vira poi verso il racconto della messa a punto dei vari vaccini e delle relative campagne vaccinali, compresa quella italiana, ponendo l’attenzione in particolare su Salk e Sabin e procede infine nella descrizione della vita e delle difficoltà dei reduci da polio e della situazione odierna del contagio e distribuzione della malattia. Il tema trattato in questo libro risulta estremamente attuale, suggerendo il paragone del passato con il presente (polio-COVID-19) e mettendo abilmente in luce, non solo gli interessantissimi aspetti scientifici riguardo alla prevenzione e cura della malattia stessa, ma anche la straordinaria storia di umanità celata dietro ai grandi personaggi della scienza del passato. Emergono le figure eccezionali di uomini come gli stessi Salk e Sabin, che, invece di guadagnare gli enormi proventi che sarebbero certamente derivati dalla brevettazione del proprio vaccino, decisero di regalare il frutto delle loro fatiche all’umanità con una generosità e una magnanimità che risplendono in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo. La trattazione del tema risulta estremamente originale, svincolandosi dalla rigida etichetta del genere "divulgazione scientifica", che forse potrebbe intimidire un lettore inesperto. L'aspetto scientifico è presentato qui in maniera inedita dall'autrice, infatti le storie dei contagiati, delle loro vite a dir poco difficili, delle loro lotte per l'affermazione dei propri diritti, degli uomini che si sono battuti per finanziare la ricerca e di quelli che ne hanno dato alla luce i frutti, fanno di questo libro non solo un trattato di valore scientifico ma anche un testo dall'alto valore antropologico, che propone al lettore la storia nella sua autentica forma, fatta di conquiste ed errori, di emozioni e freddi dati scientifici, di lodi e discrediti, di gioie e dolori. Tutte queste caratteristiche fanno di questo libro un testo che consiglierei a tutti di leggere, e che tutti possono leggere.

Santini Gregorio Liceo Scientifico,musicale E Coreutico G. Marconi ( Pesaro, Marche )

 

Agnese Collino, biologa presso la Fondazione Umberto Veronese, ci racconta nel suo libro, la storia della lunga battaglia contro la poliomielite.
Gli Stati Uniti furono colpiti gravemente dal virus della poliomielite e proprio da li partirono delle grandi campagne a tutela della salute pubblica, cui parteciparono gli scienziati dell'epoca, ma anche molti politici e, forse per la prima volta, anche molte celebrità del mondo dello spettacolo.
Questo libro è la storia di come una impresa medico-scientifica-politica, contribuì a grandi mutamenti della società, tra gli anni trenta e cinquanta, e ci lascia tanti spunti di riflessione sugli avvenimenti degli ultimi due anni correlati alla pandemia da coronavirus.
In quegli anni divenne presidente degli Stati Uniti F. D. Roosevelt, che, trentanovenne, si ammalò di polio rimanendo costretto su una sedia a rotelle. Dopo una lunga riabilitazione decise di acquistare la tenuta di Warm Spring in Georgia per farne il primo centro di riabilitazione per malati di poliomielite; inoltre fondò una serie di associazioni per la raccolta fondi in favore di questa malattia.
La grande crisi economica del ’29, segnò una flessione importante anche nella raccolta fondi per la ricerca. Si iniziò così a pensare a nuove strategie per raccogliere fondi e il famosissimo comico radiofonico dell’epoca Eddie Cantor ebbe l’idea di non chiedere più grosse quantità di denaro a pochi ricchi, bensì pochi centesimi a tutti. Nacque così the “Marche of Dimes” cioè la marcia delle monetine (da 10 centesimi, DIME), da cui il libro della Collino prende il titolo. In poco tempo furono raccolti circa 34 milioni di dollari.
La corsa al vaccino partì inizialmente con difficoltà, ma poi tra la fine degli anni 40 e l'inizio degli anni 50, due scienziati, prima J. E. Salk e poi A. B. Sabin, riuscirono a trovare un vaccino.
La storia della polio è la prima vicenda in ambito di ricerca scientifica soggetta a tanta attenzione mediatica e questo non può non ricordarci come anche oggi virologi ed epidemiologi siano saliti alla ribalta con tutta la visibilità delle attuali potenzialità mediatiche.
Salk formulò un vaccino efficace ma non perfetto, il virus inattivato iniettato intramuscolo proteggeva l’individuo dai gravi danni neurologici dell’infezione, ma non impediva la trasmissione della malattia; quello di Sabin invece, costituito dal virus attenuato, e somministrato per bocca, si rivelò più efficace nella eradicazione della malattia, ad oggi quasi completa, sostituì quello di Salk.
Un evento significativo raccontato dalla Collino è il grave errore avvenuto nella produzione di una partita del vaccino di Salk (cosiddetto incidente Cutter) che portò ad una vera e propria epidemia di poliomielite; questo grave episodio ci può far capire dove trovi agganci tuttora la pubblicistica no-vax in Italia e nel mondo.
Un’altra riflessione importante è quella sui brevetti dei vaccini, che una volta coperte le spese di ricerca e produzione dovrebbero essere di disponibilità ubiquitaria; Salk e Sabin rinunciarono ai loro brevetti, diversamente dalle attuali multinazionali farmaceutiche che hanno realizzato guadagni multimilionari.
Questo libro ci trasmette quanto sia stato e sia grande l’impegno della scienza e di quanto dobbiamo essere orgogliosi delle sue conquiste; la vaccinazione, le campagne vaccinali sono sicuramente una di queste, confermandosi ancora oggi, all’inizio del III millennio, un caposaldo della medicina preventiva.

 

La malattia da 10 centesimi