Le allodole di Castelluccio: un canto che racconta la rinascita della montagna

Siamo a Castelluccio di Norcia, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Tra le lingue di neve e i prati d’alta quota, le allodole si alzano in volo cantando, delimitando con fatica il loro territorio: cento metri di prato da proteggere, come un campo di calcio dove costruire il nido, deporre le uova e allevare i piccoli.

Francesco Petretti ci accompagna alla scoperta di queste piccole meraviglie alate, insieme ad altre specie come i calandri, i prispoloni, le tottaville e gli spioncelli.

Un ambiente che non è solo natura selvaggia: i prati di Castelluccio sono in parte addomesticati dall’uomo, in parte plasmati dalle attività agricole. Questa commistione tra natura e cultura rende l’altopiano un luogo fondamentale per la biodiversità.

E mentre la montagna porta ancora i segni del terremoto, qui si respira anche la speranza di una rinascita: grazie al Parco Nazionale, al turismo lento e alla forza della natura, Castelluccio prova a ripartire.