Recensioni del libro Breve storia delle pseudoscienze
Galeazzi Adele Liceo Scientifico,musicale E Coreutico G. Marconi ( Pesaro, Marche )
“Breve storia delle pseudoscienze” è una delle opere più recenti di Marco Ciardi, professore ordinario di Storia della scienza presso l’Università di Firenze e autore di diversi testi di carattere scientifico.
Il libro affronta un argomento attualissimo in questo periodo di pandemia Covid: il rapporto tra scienza e pseudoscienza. In un mondo sempre più interconnesso è facile farsi ingannare da fake news e teorie infondate che, viaggiando alla velocità di un click, si impongono nella quotidianità di tutti noi e arrivano ad affiancarsi alle verità fornite dagli scienziati. Talvolta addirittura a condizionarle o a sostituirle.
Come spiega l’autore nell’introduzione dell’opera, ciò è dovuto a due fattori: l’incapacità della comunità scientifica di relazionarsi con le persone comuni - in un modo comprensibile! - e l’errato insegnamento della scienza nelle scuole. Molto spesso infatti la materia viene proposta in maniera acritica e asettica, senza spiegarne l’origine storica e senza studiarne l’evoluzione.
Questo libro ha l’obbiettivo di ripercorrere la storia della scienza moderna attraverso il suo stretto rapporto con la pseudoscienza. Marco Ciardi illustra le più popolari forme di complottismo e false credenze, spiegando come abbiano influenzato gli scienziati nel corso dei secoli, così come scrittori, giornalisti, fumettisti: da Isaac Newton a Jules Verne, da Marie Curie a Isaac Asimov.
Gli eventi sono presentati in ordine cronologico e raggruppati per tipologia di pseudoscienza, così che la lettura risulti piacevole e scorrevole. Il lessico è semplice e permette una comprensione immediata dell’argomento, che viene trattato con chiarezza espositiva degna di una relazione di laboratorio.
A mio parere questo testo è una lettura adeguata al periodo storico in cui ci troviamo. Rappresenta una possibile risposta a molti interrogativi in merito alla veridicità della scienza. I dubbi e le critiche – più o meno fondate – sono in effetti sempre più diffusi.
Ho trovato molto interessante la distinzione tra evento “possibile” e “probabile”, spiegata chiaramente da Feynman e riportata dall’autore: è facile parlare di eventi “possibili”, come l’esistenza dei dischi volanti e di misteriose terre sommerse; tuttavia, in mancanza di certezze assolute, bisogna concentrarsi su ciò che è più “probabile”, tramite un approccio di tipo statistico. La scienza non può offrire verità infallibili, ma rimane comunque il mezzo più efficace e rigoroso per lo studio della realtà che ci circonda.
Loreti Elena Licei Costanza Varano ( Camerino, Marche )
Marco Ciardi, professore ordinario di Storia della scienza all’Università di Firenze, ha arricchito il largo numero delle sue pubblicazioni con il volume intitolato “Breve storia delle pseudoscienze”. Attraverso un itinerario cronologico il lettore è accompagnato alla scoperta della nascita sino all’evoluzione delle pseudoscienze, passando per le mille credenze, dottrine e terapie che da sempre hanno pervaso l’umanità. Pubblicato nel 2021, il libro è un resoconto abbastanza breve ma efficace di tante credenze giudicate esatte da donne e uomini (a quanto pare i più arrendevoli) alla quale talvolta hanno dedicato la loro intera vita, proprio come Madame Blavatsky, Charles Fort e tanti altri. Spiritismo, omeopatia, teosofia, creazionismo e nessun tipo di complottismo non viene passato in rassegna e reso più che vulnerabile, dopo un’attenta analisi e critica dell’autore. Egli instaura una sorta di legame con chi legge, sembra lasciar decidere a quest’ultimo se vuole aderire a qualcuna delle tanto giudicate pseudoscienze, a proprio rischio e pericolo, dopo averlo fornito di un’ampia e convincente spiegazione contro di quelle, che fa apparire, da un certo punto di vista, molto interessanti. D’altronde, come ben si può intuire da queste pagine, essere accecato da strane teorie è una proprietà intrinseca dell’essere umano. Ma dopo aver concluso la lettura di questo volume, si è arricchiti di un passepartout per riconoscere fake news e quant’altro di simile, in particolare perché è data una singolare rilevanza a come sono nate le teorie pseudoscientifiche. Di conseguenza è improbabile, ma non impossibile, come direbbe Ciardi, non credere nel metodo scientifico, perché oltre alle critiche, c’è anche un forte elogio alla scienza. Viene messa in primo piano già a partire dall’introduzione, elencando le sue diverse lacune dovute all’inesistente o errata comunicazione e all’ “assenza di conoscenze sull’evoluzione storica della scienza”. In sostanza è presente l’apoteosi della scienza e degli scienziati. Vengono fatti i nomi di alcuni grandissimi come Galileo Galilei, Einstein e i coniugi Curie ed è inevitabile metterli in confronto con la piccolezza di alcuni complottisti. Sono tantissime e anche indispensabili le citazioni di molti dei personaggi riportati, anche se talvolta risulta eccessiva l’elencazione di nomi, che spesso può passare inosservata. Di certo questo fattore è molto utile per coloro che necessitano di un maggiore approfondimento in materia, ma non per l’altra categoria di lettori. La scorrevolezza della lettura è resa dal linguaggio colloquiale anche se spesso viene affiancato da termini più aulici. Molto interessante per i seguaci del fantascientifico o del fantasy, poiché sono citati molti libri di questi generi, o ugualmente per chi invece vuole acuire la propria conoscenza in fatto di miti e leggende, come ad esempio riguardo la misteriosa Atlantide. Inoltre è adattissimo abbinato al contesto storico attuale, in cui c’è un ingente bisogno di liberarsi da tante superstizioni e notizie pericolose.
Sabatino Letizia Liceo Mamiani ( Pesaro, Marche )
È possibile distinguere chiaramente scienza e pseudoscienza, una teoria scientifica da una credenza?
Sembrerebbe scontato dare una risposta affermativa, soprattutto se abbiamo in mente alcuni esempi di teorie (terrapiattismo, stregoneria, ecc.) che non possono generare confusione con le spiegazioni scientifiche. Eppure credenza e scienza presentano delle caratteristiche comuni: sono fondamentalmente incerte, scaturiscono da atti di immaginazione e creatività, sono soggette ad interessi di varia natura.
Forse proprio questo terreno comune tra i due mondi, rende così confusa, tra gli uomini d’oggi, la scelta della strada da seguire per interpretare le grandi questioni legate al mondo in cui viviamo e di fronte alle quali non è raro trovarsi nel dubbio amletico: si tratta di scienza o di pseudoscienza?
Il tema che ne scaturisce è estremamente attuale e molti giornalisti e scrittori si sono avventurati in questo “campo minato” nel tentativo di fare chiarezza e dare al lettore degli strumenti per orientarsi nella palude delle verità/pseudo verità/fake news, complotti, ecc.
Marco Ciardi, nel suo libro “Breve Storia delle Pseudoscienze” (Hoepli, Milano, 2021), si propone di colmare un vuoto rispetto ad altre pubblicazioni sul tema e cioè fornire un inquadramento storico al fenomeno delle pseudoscienze. Attraverso capitoli brevi e scritti con stile chiaro e divulgativo, si snodano affascinanti teorie che hanno accompagnato l’uomo nel corso della sua esistenza: dalle spiegazioni divine dei fenomeni celesti da cui deriva l’astrologia, alle profezie di Nostradamus, dall’alchimia all’omeopatia, dal creazionismo al complottismo, dallo spiritismo al mito di Atlantide e all’ufologia, per citarne solo alcune.
L’autore prende in esame le “crisi” che hanno determinato il passaggio di alcune teorie dal ruolo di scienza a quello di pseudoscienza e viceversa con l’intento dichiarato di dare maggiore solidità alle conoscenze scientifiche spesso affrontate, a partire dalla scuola, senza riflettere sulle cause e le origini che le hanno determinate. Fu la teoria di Newton sull’azione esercitata dai pianeti sulla Terra a spiegare scientificamente l’”influsso” astrologico facendo prendere all’astrologia la strada di pseudoscienza. Un altro caso è quello della chimica che eredita e supera le conoscenze alchemiche.
Nell’ultima parte del libro l’autore introduce alcuni capitoli di riflessione generale con riferimenti all’attualità. In “Servono le prove?” si sottolinea come le pseudoscienze si basino di fatto sui nostri pregiudizi e sulla convinzione che “l’uomo crede più facilmente vero ciò che preferisce vero” come sostenne Bacone con questa frase estremamente attuale. E per superare i pregiudizi (uno per tutti il razzismo) un ruolo fondamentale lo riveste l’educazione alla quale l’autore affida il compito fondamentale di formare uno spirito critico senza il quale prendono il sopravvento anche le teorie più assurde e pericolose.
Quasi ogni capitolo del libro di Ciardi è dedicato all’analisi di una diversa pseudoscienza attraverso riferimenti storici precisi e dettagliati. E’ molto significativo, infine, che l’autore non definisca mai le credenze come “credulonerie” ma si limiti a mostrarle, in senso antropologico, come risultato della sete innata nell’uomo di dare una spiegazione a ciò che lo circonda e quindi come momenti o aspetti inevitabili nell’evoluzione del rapporto tra l’uomo e la natura.