La seconda vita della ghianda

Gli scoiattoli ed altri animali selvatici ne sono già ghiotti, e presto potrebbe diventare una preziosa risorsa alimentare anche per gli esseri umani.
Parliamo della ghianda di roverella, al centro del progetto di ricerca “BioAcornScape”, di cui sono responsabili le professoresse Antonietta La Terza ed Elena Vittadini della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, che ha come obiettivo quello di riscoprire e valorizzare una risorsa del paesaggio e della tradizione alimentare marchigiana